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Rifiuti speciali, patrimonio che la Sicilia non muta in energia

Rifiuti speciali, patrimonio che la Sicilia non muta in energia

Il dossier realizzato per Fise Assoambiente mette a confronto i modelli di gestione dei Paesi Ue. Gli scarti delle attività economiche non potendo essere inceneriti finiscono nelle discariche

PALERMO – Nel nostro Paese in un anno sono stati prodotti oltre 80 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, cioè scarti derivanti da attività economiche, di cui 18 milioni dovrebbero essere avviati a recupero energetico. Non tutte le regioni però riescono a raggiungere i target previsti. La Sicilia ha chiuso il 2019 con un deficit di 276 mila tonnellate di rifiuti speciali che non vengono valorizzati energeticamente, classificandosi al sestultimo posto su scala nazionale.

È quanto emerge dal dossier “I rifiuti prodotti dalle attività economiche: tanta virtù… e qualche criticità da risolvere”, realizzato dal Laboratorio Ref Ricerche per Fise Assoambiente, in cui viene realizzato un confronto tra il sistema italiano di gestione dei rifiuti speciali e quello delle principali realtà europee…             Per consultare tutto l’articolo abbonati cliccando sul link

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