Rifiuti, stangata sui costi di discarica: Comune e Srr in cerca di soluzione

Rifiuti, stangata sui costi di discarica: Comune e Srr in cerca di soluzione

Rifiuti, stangata sui costi di discarica: Comune e Srr in cerca di soluzione

Melania Tanteri  |
lunedì 07 Marzo 2022

Il prezzo per tonnellata è passato da 170 a 240 euro, che, a Catania, farà aumentare i costi di 30 mila euro al giorno e di quasi un milione ogni mese. 

Un aumento che il Comune di Catania non potrà affrontare. Troppo strette le maglie del dissesto per poter prevedere costi aggiuntivi. Toccherà trovare una soluzione, e anche in fretta, all’aumento del costo del conferimento dei rifiuti che la discarica di Lentini, Sicula Trasporti, ha applicato ai Comuni che la utilizzano. Nella convenzione inviata ai vari enti, il prezzo di ogni tonnellata è passato, infatti, da 170 euro a 240: 70 euro in più che, a Catania, si traducono in 30 mila euro al giorno di aumento. Quasi un milione in più ogni mese. 

Costi esorbitanti

Costi esorbitanti che, nonostante gli evidenti miglioramenti in tema di raccolta differenziata in città, Palazzo degli elefanti non potrà coprire. Come spiega il vicesindaco, e primo cittadino facente funzioni dopo la sospensione di Salvo Pogliese, Roberto Bonaccorsi. “Noi non siamo in grado di recuperare queste risorse – afferma. La condizione di dissesto e il bilancio riequilibrato non ci lasciano un centesimo da destinare alle attività diverse”. Per questo si sta studiando il modo per trovare una soluzione.

L’incontro al Comune

“Abbiamo una valutazione da andare a fare e sulla quale stiamo ragionando – prosegue Bonaccorsi che, stamani, ha convocato un incontro al Comune proprio per questo. Una volta che il quadro sarà chiaro, sarà intrapresa l’interlocuzione con la Regione. “Ha un plafond di circa 45 milioni di euro rispetto a questa problematica – continua Bonaccorsi: bisogna capire come verrano usati questi fondi”.

L’emergenza continua

L’emergenza rifiuti torna una possibilità, dunque, nonostante i passi avanti della città di Catania, con un consistente aumento della raccolta differenziata nei due lotti assegnati. Ma manca ancora il lotto centro – per cui si spera il Tar si pronunci il prima possibile – e resta comunque la possibilità di dover spedire all’estero o comunque fuori regione l’eccedente il 35% di indifferenziata. Come spiega Francesco Laudani, presidente della Srr Catania Area Metropolitana. “Gli aumenti riguardano tutti i Comuni ai quali è stata inviata la convenzione – dice. La maggior parte, che ha percentuali alte di differenziata, ha firmato. In ogni caso – continua  – convocherò al più presto l’assemblea dei soci per capire come questi costi saranno coperti e, in caso, verificare con la Regione se è possibile intervenire con i fondi, anche perché sembra che i costi tenderanno ad aumentare”.

I rifiuti da esportare

Anche se, in un primo momento, quelle somme erano pensate in riferimento al costo di esportazione rifiuti per le quantità eccedenti il 35% di indifferenziata, una possibilità sempre più prossima. Il bando che la Srr Catania Area Metropolitana ha predisposto sarà pubblicato a breve.  “Abbiamo mandato documenti all’Urega – conclude Laudani – e siamo pronti per pubblicare la gara”.

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