Rifiuti, un commissario per Modica - QdS

Rifiuti, un commissario per Modica

Rifiuti, un commissario per Modica

sabato 18 Gennaio 2020

Il Comune ha chiesto l’annullamento del decreto di commissariamento al Tar di Catania. Ma la Pa dovrebbe percepire circa 2 mln di euro dagli altri Comuni facenti parte dell’Ato

MODICA (RG) – Il Comune è stato commissariato per i rifiuti ma l’Amministrazione modicana non ci sta e chiede conto e ragione al Tar di Catania.

È stato infatti chiesto l’annullamento del decreto assessoriale 1778/DAR del 30 dicembre riguardante la nomina di un commissario ad Acta per l’individuazione delle somme da versare nella casse della società Ssr Ato Ambiente Ragusa ad estinzione del debito contratto dal Comune per il conferimento dei rifiuti presso cava dei Modicani.

L’ammontare complessivo delle somme da versare è di 464.623 euro ma la Giunta Abbate ritiene illegittimo questo provvedimento in quanto già creditore nei confronti degli altri comuni facenti parte dell’Ato Ambiente Ragusa di somme ben più cospicue che superano i 2 milioni di euro.

“Era il 12 ottobre 2010 quando – ha sottolineato il sindaco Ignazio Abbate – il collegio dei liquidatori dell’Ato 7 di Ragusa negava ai comuni di Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo l’autorizzazione a conferire i propri rifiuti presso la discarica di Cava dei Modicani. Le città in questione furono costrette a ricorrere a discariche extraprovinciali con maggiore aggravio di costi di conferimento. Ai quattro comuni fu data ragione l’anno successivo dal collegio arbitrale che impose all’Ato Ambiente Ragusa di garantire a tutti i Comuni l’espletamento del servizio integrato di conferimento a prescindere dalla localizzazione.

I costi maggiori per i Comuni ‘penalizzati’ andavano da dividere tra tutti quelli facenti parte dell’Ato Ragusa. Da quel momento, nonostante i solleciti presentati dal comune di Modica – ha aggiunto – l’Srr ha individuato le somme da versare al comune di Modica ma non ha potuto procedere alla ripartizione perché i singoli Comuni non hanno fornito i dati necessari per poterla effettuare.

Ad oggi gli altri comuni della Provincia sono debitori nei confronti del solo comune di Modica di circa 2 milioni e 300 mila euro”.

L’Amministrazione comunale chiede quindi al Tar di annullare il decreto di commissariamento e di verificare le effettive somme di cui il comune è creditore. “Questo modus operandi arreca grave danno al nostro Ente perché, pur essendo creditore di una somma decisamente importante, si trova ad essere commissariato e sistematicamente ricattato per un importo inferiore – ha aggiunto Abbate – Mi piacerebbe capire le ragioni del comportamento della Regione che usa il metodo coercitivo nei confronti di un Comune in difficoltà economiche senza garantirgli le giuste entrate che gli spettano, condannandolo a pagare spese in più per un servizio che dovrebbe essere uguale per tutti. Ed inoltre stigmatizzo il comportamento degli altri sindaci della provincia che, pur essendo a conoscenza del loro debito, non hanno esitato a chiedere l’invio del Commissario per il rientro del loro presunto credito”.

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