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Riforma tributaria: arriva la proroga per i testi unici

Salvatore Forastieri

Riforma tributaria: arriva la proroga per i testi unici

mercoledì 04 Settembre 2024

Termine per la definitiva approvazione posticipato dallo scorso 29 agosto al 31 dicembre del prossimo anno. Documenti indispensabili per semplificare le numerose disposizioni di cui si compone il sistema fiscale italiano

ROMA – Con la Legge n. 122 dell’8 agosto 2024, pubblicata in Gazzetta ufficiale n 197 del 23 agosto, slitta al 31 dicembre del 2025 il termine per la definitiva approvazione dei nuovi testi unici, termine che l’articolo 21 della legge 9/8/23 n. 111 (Legge delega riforma tributaria), aveva originariamente previsto per il 29 agosto 2024.

Al riguardo giova ricordare che il Governo ha già svolto un enorme lavoro per l’elaborazione dei nuovi impianti normativi. Una raccolta di disposizioni destinata a contenere tutta la normativa fiscale vigente, procedendo con la completa ricognizione di tutte le norme tributarie ancora in vigore, il loro coordinamento e la loro revisione (anche eliminando le norme già superate e pertanto non più applicabili). Il tutto allo scopo di renderla facilmente consultabile e assicurando, in questo modo, la tanto attesa certezza del diritto che, nell’enorme confusione che caratterizza il settore fiscale da molti decenni, da troppo tempio si attende.

Riforma tributaria, con i Testi unici messo ordine tra le norme

L’approvazione dei testi unici, infatti, renderà finalmente possibile consultare le norme in maniera ordinata, ciascuna all’interno della relativa raccolta. I testi unici finora predisposti sono nove. In ottemperanza al citato articolo 21 della legge delega sulla riforma tributaria, sono stati costruiti proprio al fine di semplificare la consultazione della mole di disposizioni tributarie di cui si compone il sistema fiscale del nostro Paese (Imposte sui redditi, Iva, Imposta di registro e altri tributi indiretti, Tributi erariali minori, Adempimenti e accertamento, Sanzioni tributarie amministrative e penali, Giustizia tributaria, Versamenti e riscossione, Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori). Ma non solo. Allo scopo di acquisire le osservazioni dei contribuenti e degli addetti ai lavori, gli stessi sono stati offerti in consultazione pubblica nel sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate. Il termine ultimo per la formulazione delle eventuali osservazioni dei contribuenti o dagli addetti ai lavori è stato fissato al 13 maggio 2024.

Riforma tributaria, quali sono i Testi unici

I nove testi unici predisposti in bozza (mancano quelli relativi all’Irap, alla legislazione relativa ai servizi catastali, geotopocartografici e di pubblicità immobiliare), annunciati da un comunicato stampa del 13 marzo scorso e dalla stessa data in consultazione, sono quelli riguardanti: Imposte sui redditi; Iva; Imposta di registro e altri tributi indiretti; Tributi erariali minori; Adempimenti e accertamento; Sanzioni tributarie amministrative e penali; Giustizia tributaria; Versamenti e riscossione; Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori.

Riforma tributaria, già approvati tre Testi unici

Il Consiglio dei Ministri, comunque, lo scorso 22 luglio, ha già approvato in esame preliminare tre Testi unici, e precisamente quelli sulle sanzioni tributarie, amministrative e penali, sui tributi erariali minori e sulla giustizia tributaria.

Invero il numero dei testi e delle disposizioni che li compongono è molto elevato. Come già detto, infatti, i testi sono nove e non quattro come originariamente ipotizzato. Ancor più elevato, anzi elevatissimo, è il numero delle pagine complessive dei nove testi: più di tremila. Sono ben 586 le pagine che compongono il testo unico sulle Imposte dirette e sono 888 pagine quelle che compongono il testo unico o sulle Agevolazioni tributarie e i regimi speciali. C’è da dire, peraltro, che, verosimilmente, i testi unici dovranno poi essere ulteriormente coordinati con i Decreti legislativi sulla riforma tributaria ancora non pubblicati in Gazzetta.

Assolutamente giustificato, pertanto, lo slittamento del termine per la loro definitiva approvazione al 31 dicembre 2025.

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