Riforma università telematiche 2024: cosa prevede - QdS

Riforma università telematiche 2024: cosa prevede

Riforma università telematiche 2024: cosa prevede

Redazione  |
mercoledì 21 Agosto 2024

Il decreto sulla riforma delle università telematiche dovrebbe essere pubblicato entro la fine di agosto per poter applicare le novità.

La riforma delle università telematiche 2024 è molto attesa. Sono introdotte novità importanti sulle lezioni e sugli esami per quanti frequentano un ateneo online. Il decreto relativo è redatto dal Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. L’obiettivo è quello di migliorare l’affidabilità dell’istruzione a distanza. Si punta a stabilire uno standard di qualità più alto per i corsi su internet. Si attende la pubblicazione ufficiale della misura. Il decreto dovrebbe essere pubblicato entro la fine di agosto per poter applicare le nuove misure a partire dall’avvio dell’anno accademico 2024/2025.

Riforma università telematiche 2024: le novità

Si ipotizza l’aumento del numero di studenti per corso senza incrementare i docenti. L’altra novità riguarda la lezioni che non potranno essere tutte registrate e dovranno svolgersi per una buona percentuale (almeno per il 40%) in diretta per consentire allo studente l’interazione col docente.

Sempre in relazione alle lezioni solitamente le università telematiche sono accreditate per offrire corsi a distanza e se ne offrono alcuni fisicamente in aula potranno essere accreditati come in presenza. Saranno dunque riconosciuti ufficialmente come corsi svolti con modalità tradizionali.

Si ipotizza che gli esami si svolgano esclusivamente in presenza. Se così fosse non sarà più possibile fare esami o test in modalità telematica. Resteranno possibili in situazioni sanitarie potenzialmente pericolose per la gente.

Viene proposto l’aggiornamento continuativo dei contenuti dei corsi di studio online. Prevista la formazione continua dei docenti delle Università telematiche. Potrebbe essere introdotta una nuova certificazione dei corsi online. Il MIUR propone che gli esami delle università telematiche siano certificati tramite l’agenzia pubblica ANVUR (Agenzia nazionale per la valutazione dell’università e della ricerca) e un test nazionale chiamato Teco.

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