Rifugiati, anche in Sicilia monumenti illuminati - QdS

Rifugiati, anche in Sicilia monumenti illuminati

Rifugiati, anche in Sicilia monumenti illuminati

domenica 20 Giugno 2021

Il Palazzo degli elefanti a Catania e il Teatro Massimo a Palermo tra i dieci simboli di altrettante città italiane che si tingeranno di blu in segno di solidarietà per la Giornata mondiale

I monumenti simbolo di Catania e Palermo e di altre otto grandi città italiane – Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Milano, Napoli e Torino -, si illumineranno per la Giornata Mondiale del Rifugiato, in un’espressione di solidarietà con gli ottantadue milioni di persone nel mondo costretti a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni, lasciando i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era la loro vita per cercare salvezza altrove.

A Catania sarà illuminato il Palazzo degli elefanti, sede del Comune, in piazza del Duomo.
A Palermo risplenderà di luce il Teatro Massimo.

E dal crepuscolo a illuminarsi saranno anche il Teatro delle Muse ad Ancona, la Fontana monumentale di Piazza Moro a Bari, Palazzo Re Enzo a Bologna, il Bastione di Saint Remy a Cagliari, Torre San Niccolò a Firenze, Palazzo Marino a Milano, il Maschio Angioino a Napoli e la Mole Antonelliana a Torino.

Tutti si tingeranno di blu per celebrare la forza, il coraggio e la resilienza dei rifugiati e per ribadire il ruolo centrale che hanno le città nel sostenere il loro sforzo a costruire un futuro dignitoso.

Inoltre, molte città hanno rilasciato dichiarazioni da parte dei loro rappresentanti e fatto attività sui social media per promuovere la campagna “Insieme possiamo fare la differenza – Together we can do anything” lanciata dall’Unhcr, Agenzia Onu per i Rifugiati, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato per ribadire il valore dell’inclusione in ogni ambito della società, dal lavoro allo studio allo sport.

“I Comuni in Italia si trovano in prima linea nell’accoglienza e nell’integrazione dei rifugiati,” ha detto Chiara Cardoletti, Rappresentante dell’Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.

“Essi offrono sicurezza e rifugio, dandogli in molti casi supporto nelle procedure amministrative, consentendo l’accesso ai servizi locali, facilitando l’inserimento scolastico e promuovendo, con le altre istituzioni competenti, programmi per l’inserimento lavorativo, permettendo ai rifugiati di mettere a frutto le loro competenze e le loro esperienze, che diventano cosi’ una risorsa preziosa per la società e la comunità locale”.

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