I due esponenti di Sud chiama Nord si sono trovati a fronteggiare una circostanza terrificante.
Sarà la Procura della Repubblica ad occuparsi del rifugio di cani di Vizzini che fa capo ai volontari della Leidaa. Il canile-lager è stato attenzionato da Enrico Rizzi, commissario del dipartimento tutela animali e lotta e alla zoomafia di Sud chiama Nord, e da Ismaele La Vardera, vicepresidente commissione antimafia all’Ars e presidente dell’Intergruppo contro i maltrattamenti sugli animali e le zoomafie.
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I due esponenti di Sud chiama Nord, portano all’attenzione del pubblico situazioni gravissime, che fanno riferimento a problemi sia strutturali che relativi alla gestione dei cani. Sembra, inoltre, che i fatti siano già stati denunciati alla sede milanese dell’associazione nello scorso dicembre, senza alcun riscontro.
Rifugio cani Vizzini: la denuncia di Rizzi e La Vardera
Quanto avvenuto è stato trasmesso da Enrico Rizzi in una diretta Facebook. I luoghi precari di detenzione dei cani presentano numerose reti metalliche inidonee. Inoltre, il rifugio di cani a Vizzini è gestito con l’ausilio dei lavoratori locali che percepiscono un assegno civico: nessuno di loro, però, era presente all’arrivo di Rizzi e La Vardera.
Sul luogo si sono poi recati un dirigente Asp, con il quale Rizzi ha più volte polemizzato sulle competenze dello stesso ufficio, il comandante della polizia municipale e il sindaco di Vizzini Salvatore Ferraro. Questi, nel corso della diretta facebook, ha rilevato la precarietà della struttura.
Il caso dei due cuccioli
Oltre alle ferraglie varie e agli aspetti igienici, Rizzi e La Vardera hanno puntato i riflettori su due cuccioli di cane detenuti all’interno di uno spazio cementato. Questo era in parte delimitato da grate metalliche prive di una pedana utile a isolare i due piccoli animali dal cemento. L’attenzione dei due è stata catturata dagli escrementi dei due cuccioli, rossastri: la probabile presenza di sangue potrebbe essere attribuibile alla gastroenterite.
Le parole di Rizzi e La Vardera
“I due cuccioli si trovano ora dal veterinario – ha dichiarato Enrico Rizzi – trasportati da un mezzo del Comune. Nel caso venisse confermata la gastroenterite mi chiedo dove è l’area per l’isolamento, trattandosi di malattia altamente contagiosa e potenzialmente mortale per i cani”.
Rizzi e La Vardera si sono successivamente recati presso il comando dell’Arma dei carabinieri dove hanno formalizzato un esposto. “Siamo fiduciosi sulle indagini che saranno avviate – hanno dichiarato – ma già da quanto abbiamo visto crediamo che la situazione dia adito a ben poche interpretazioni”.
“Abbiamo trovato sangue nelle cucce, escrementi, ma cosa gravissima ci sono state consegnate fotografie di cani morti, sbranati dagli altri cani. Immagini raccapriccianti che abbiamo deciso di consegnare ai carabinieri di Vizzini”. Questo è quanto scritto da La Vardera su un post Instagram.
Fonte foto: Instagram – ismaelelavardera_iena