Rilancio infrastrutture viarie, Palermo cerca una svolta - QdS

Rilancio infrastrutture viarie, Palermo cerca una svolta

Gaspare Ingargiola

Rilancio infrastrutture viarie, Palermo cerca una svolta

giovedì 18 Marzo 2021

L’Amministrazione del sindaco Orlando ha siglato un accordo quadro con Anas e Provveditorato Opere pubbliche per ponte sull’Oreto, svincolo di via Perpignano e ponte Corleone

PALERMO – La Giunta Orlando ha sottoscritto l’accordo quadro con l’Anas e il Provveditorato interregionale delle Opere pubbliche di Sicilia e Calabria per i lavori di manutenzione straordinaria del ponte sul fiume Oreto, la realizzazione dello svincolo di via Perpignano, la costruzione del raddoppio del Ponte Corleone tra via Giafar e via Altofonte e la messa in sicurezza e manutenzione straordinaria di quello esistente.

Una prima intesa sulla convenzione era già stata trovata a fine 2020, ma gli uffici di Palazzo delle Aquile avevano richiesto alcune modifiche tecniche. Il nuovo accordo è stato approvato a fine febbraio e con il via libera dell’Esecutivo cittadino si passa alla fase di progettazione vera e propria: il Provveditorato sarà il referente unico per la manutenzione del ponte Oreto e del ponte Corleone, mentre la progettazione del raddoppio e dello svincolo Perpignano sarà curata dai vincitori dei bandi di gara in corso.

“Il Comune – ha specificato una nota di piazza Pretoria – si impegna a mettere a disposizione del Provveditorato le somme già disponibili per la progettazione nonché quelle che dovessero risultare ulteriormente disponibili. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per mano del Provveditorato, potrà avviare, attraverso l’Anas, la successiva fase di realizzazione degli interventi sulla base della predisposizione della progettazione”.

Si tratta di un importante passo avanti – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando – per la risoluzione di diversi elementi di criticità riscontrati in questi mesi e anni. Un passo avanti realizzato con un lavoro lungo mesi per individuare le giuste soluzioni, grazie a un’importante collaborazione fra diversi soggetti istituzionali che hanno condiviso e condividono la volontà di affrontare e risolvere insieme i problemi che interessano il più importante asse viario della città e la sua naturale alternativa che è il ponte di via Oreto. Siamo fiduciosi che sarà ora possibile imprimere un’accelerazione ad ogni intervento necessario non solo per gli interventi di sicurezza ma anche per quelli che renderanno in generale più fluida la viabilità sulla circonvallazione”.

Si tratta infatti di tre opere strategiche, spesso al centro della polemica politica: il Corleone e l’Oreto sono tra i pochi punti di accesso in città dall’autostrada in direzione di Messina e Catania mentre la realizzazione dello svincolo permetterebbe di eliminare il semaforo all’altezza di via Perpignano, uno degli ultimi “tappi” della circonvallazione. Il ponte Corleone, in particolare, è diventato il pomo della discordia tra l’Amministrazione attiva e il Consiglio comunale, al punto che la stessa Italia Viva, forza trainante della maggioranza orlandiana, ha chiesto le dimissioni dell’assessore ai Lavori pubblici Maria Prestigiacomo dopo la relazione dei vigili del fuoco che ha imposto il restringimento delle carreggiate e ha abbassato il limite della portata dei mezzi pesanti, spostando migliaia di tir in centro città e mandando in tilt la circolazione.

Già alcuni mesi fa il presidente di Sala delle Lapidi Totò Orlando aveva chiesto al Governo centrale la nomina di un commissario straordinario per il ponte Corleone e il ponte Oreto, scavalcando di fatto la Giunta. La scorsa settimana il presidente Orlando è volato a Roma per aderire a Italia Viva e per ribadire, insieme al capogruppo dei renziani in Consiglio comunale, Dario Chinnici, la richiesta di un commissariamento: “Il ponte – aveva annunciato Chinnici dopo un vertice con il vice ministro delle Infrastrutture Teresa Bellanova – entra fra le opere strategiche e da Roma arriverà un commissario straordinario. La Commissione Trasporti del Senato ha inserito l’opera fra quelle che riceveranno un impulso nazionale”.

Una mossa cui aveva risposto indirettamente il sindaco Orlando ricordando che “già lo scorso 23 gennaio il Comune di Palermo ha chiesto al ministro delle Infrastrutture, con una mia lettera, l’accesso ai fondi straordinari previsti dal Codice della Protezione civile, per gli interventi relativi al ponte Corleone. Già a gennaio quindi il Comune ha ribadito la necessità di ricorrere a strumenti straordinari per la manutenzione di questa importante opera viaria cittadina”. Ben vengano, quindi, “procedure burocratiche veloci”, aveva sottolineato il primo cittadino.

Per il deputato del M5s Adriano Varrica la nomina di un commissario potrebbe addirittura non avere alcun effetto sui lavori di manutenzione straordinaria ma solo sul raddoppio: “Nessun commissario – ha precisato su Facebook – è stato nominato per gli interventi sul ponte Corleone, né sarà possibile farlo prima di giugno. Il commissariamento potrebbe essere utile per sbloccare le gare (ferme da due anni al Comune) per il raddoppio del ponte Corleone e lo svincolo Perpignano mentre se aspettassimo il commissario a giugno per la messa in sicurezza perderemmo il milione e mezzo che abbiamo portato da Roma nei mesi scorsi, oltre a restare fermi per altri quattro mesi”.

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