Rimborsi fiscali non reclamati, ecco come non perderli

Rimborsi fiscali non reclamati, ecco come non perderli

Rimborsi fiscali non reclamati, ecco come non perderli

Redazione  |
mercoledì 17 Luglio 2024

Alcune detrazioni sono conteggiate in busta paga, altre devono essere richieste

Ogni anno nelle casse del Fisco restano moltissimi rimborsi fiscali per cui spesso non vengono effettuati reclami. Può accadere per errori o dimenticanze nella compilazione della dichiarazione dei redditi, ma il numero di casi in cui questi eventi si verificano più spesso è quando si evita di inviare il modello Redditi o il 730. Nello specifico si tratta di importi corposi che, se non richiesti, restano nelle casse del Fisco. Risulta dunque necessario che il contribuente faccia la richiesta delle somme con la presentazione della dichiarazione dei redditi, altimenti si rischia di perdere il beneficio.

Rimborsi fiscali, perché bisogna richiederli

Il contribuente è chiamato a versare ogni anno l’Irpef, ovvero l’imposta sui redditi delle persone fisiche, che per dipendenti e pensionati è trattenuta, mese dopo mese, dal sostituto di imposta direttamente nella busta paga o nel cedolino della pensione. Al contribuente, però, sono riconosciute anche numerose detrazioni di imposta. Alcune sono già conteggiate in busta paga, altre devono essere richieste” presentando la dichiarazione dei redditi.

Rimborsi fiscali, perché in alcuni casi non si fa la richiesta

In alcuni casi il contribuente non ha l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi ed è dunque nella condizione di scegliere se presentare o meno il modello 730 senza incorrere in multe o sanzioni nel caso non venga inviato. Nella maggior parte dei casi questi contribuenti preferiscono non presentare la dichiarazione dei redditi e non mettono in conto che potrebbero potenzialmente avere accesso ad un rimborso fiscale.

Rimborsi fiscali, come recuperarli

È possibile inviare una dichiarazione integrativa che permette di regolarizzare spontaneamente errori od omissioni oltre la scadenza ultima per la presentazione della dichiarazione omessa oppure oggetto di modifica. Può essere presentata entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di scadenza originaria dell’adempimento.

In questo modo risulta possibile recuperare eventuali detrazioni che risalgono addirittura a spese effettuate nell’anno 2018 per le quali la dichiarazione doveva essere presentata nel 2019.

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