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Rimossa bomba da mortaio trovata sul letto di un fiume: risale al conflitto mondiale

Rimossa bomba da mortaio trovata sul letto di un fiume: risale al conflitto mondiale
Cominceranno domenica 31 gennaio a partire dalle 6 del mattino le operazioni di evacuazione dall’area interdetta di circa 3.200 persone per permettere ai militari dell?Esercito il disinnesco di una bomba di fabbricazione americana di circa 270 kg, risalente alla seconda Guerra Mondiale, rinvenuta nel Parco Archeologico di Castellamare lungo la via Francesco Crispi di Palermo, in pieno centro storico. In particolare dalle ore 9 il suono di una sirena segnalerà l?entrata in azione degli specialisti del quarto reggimento genio guastatori che rimuoveranno dapprima le due spolette, per poi trasportare l?ordigno disattivato nella cava di Pian dell?Occhio dove si procederà al brillamento. Palermo, 29 gennaio 2016. ANSA/ ESERCITO ITALIANO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Poco distante dalla zona ci sono due centrali geotermiche

Un ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale è stato rimosso nella mattinata di oggi in provincia di Grosseto. Si tratta di una bomba da mortaio da 81 mm, di fabbricazione americana, notata da gente del luogo sul letto, asciutto, del torrente Saio nella frazione di Travale, nel comune di Montieri. All’atto del rinvenimento, i carabinieri sono intervenuti per isolare l’area e metterla in sicurezza, avviando successivamente la procedura finalizzata alla rimozione dell’ordigno.

La Prefettura di Grosseto, ricevuta la segnalazione, ha attivato il personale militare del 2° Reggimento Genio Pontieri dell’Esercito Italiano, di stanza a Piacenza.

I carabinieri avevano ricevuto la segnalazione nella serata di alcuni giorni fa, intervenendo subito sul posto per mettere in sicurezza l’area. La stessa non è vicina alle abitazioni ma è comunque in un punto critico, perché poco distante ci sono ben due centrali geotermiche. Proprio per questo, era stato tempestivamente richiesto l’intervento degli artificieri; fino al loro arrivo, i militari dell’Arma hanno vigilato costantemente la zona, non nuova a ritrovamenti di questo tipo. Le operazioni di bonifica sono andate a buon fine e l’area adesso è nuovamente accessibile.