Sono stati ben ottantatré i sindaci siciliani che hanno sottoscritto una lettera indirizzata al coordinatore regionale Gianfranco Micciché. Polemica su ritiro deleghe assessoriali a Bernardette Grasso da parte di Nello Musumeci
PALERMO – Venti di cambiamento soffiano sulla giunta regionale siciliana e Forza Italia sarebbe pronta a un mini rimpasto del governo Musumeci, dove attualmente occupa tre poltrone: quella all’Agricoltura, con Edy Bandiera, quella alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica con Bernardette Grasso ed infine alle Infrastrutture con Marco Falcone.
La prossima settimana è previsto un incontro tra il governatore della Sicilia e il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, che ricopre anche la carica di coordinatore regionale di Fi in Sicilia.
Voci di corridoio danno in uscita due assesssori: Bandiera e Grasso, ma non tutti all’interno del partito sarebbero d’accordo e cominciano a farsi sentire i mal di pancia di frange interne che non gradiscono decisioni prese dall’alto senza consultare la base. Ed ecco che alle due più alte cariche regionali è arrivata una lettera a firma di circa 90 sindaci con la quale chiedono che non venga rimossa l’assessore Grasso.
“Il ritiro delle deleghe assessoriali all’on. Bernadette Grasso – è scritto nella lettera – rappresenta una grave perdita per tutta la Regione Siciliana, considerato che in tutti questi anni la stessa ha fatto un grandissimo lavoro, ha portato un cambiamento notevole nella gestione dell’assessorato agli Enti Locali, non solo in termini finanziari (certezza dei trasferimenti), ma soprattutto nella sua trasparenza e comprensione”.
I sindaci condannano le logiche di palazzo: “Umanamente, siamo profondamente dispiaciuti che in nome di mal celate dinamiche politiche e logiche di Palazzo, difficili da comprendere da chi, come noi sindaci, che tutti i giorni siamo in trincea per dare risposte alle rispettive comunità, si possa consentire di disperdere un patrimonio fatto di relazioni personali, massima competenza, serietà ed onestà, qualità che sono riconosciute all’assessore Grasso da ogni amministratore incontrato, a prescindere dal colore politico”. I sindaci chiedono la sua riconferma per tutta la legislatura.
Intanto è cominciato il toto assessori, e in prima posizione si pongono il trapanese Tony Scilla, Stefano Pellegrino e Michele Mancuso. Ma resta ancora tutto in forse, anche perchè, dopo il rimpinguamento del gruppo di Forza Italia all’Ars, che lo ha fatto diventare il secondo partito per numero presente a Palazzo dei Normanni, Miccichè potrebbe avanzare l’ipotesi di aumentare il numero di assessori a quattro. I deputati di Forza Italia all’Ars Tommaso Calderone, Stefano Pellegrino, Alfio Papale, Mario Caputo e Marco Falcone in una nota ribadiscono la necessità della condivisione di intenti.
“Non pare né opportuna, né cogente – scrivono in una nota – l’idea di rimpasto o di sostituzione di alcuni assessori che, tra l’altro, dimostrano quotidianamente impegno e fattività. Nel caso in cui dovesse invece sorgere tale necessità, la stessa dovrebbe essere condivisa preventivamente con tutta la classe dirigente di Forza Italia e con il Gruppo Parlamentare all’Ars, assicurando la massima condivisione”.
I giochi restano quindi aperti.