Arriva la proposta di rinviare, in quanto provvedimento non più urgente, la discussione del diritto alla non violenza nei confronti delle persone omosessuali
Rinviare, in quanto provvedimento non più urgente, la discussione del diritto alla non violenza nei confronti delle persone omosessuali, tra le altre ragioni, per il periodo specifico legato ai lavori relativi alla legge di bilancio iniziati il 15 ottobre scorso.
Questa la “saggia decisione” annunciata alla stampa, in un recente articolo, dalla Senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà.
Qual è il parere dei diretti interessati, tra gli altri, le persone omosessuali, per questo ancora mancato provvedimento di tutela?
Ne abbiamo parlato con Ely Chio, attivista dell’associazione Arcigay di Rieti, che replica ai nostri microfoni la dichiarazione politica della Senatrice.
“La senatrice Cirinnà reputa saggia la decisione di rimandare di nuovo un diritto, dichiarando che ci sono le elezioni e che si sta lavorando alla riforma PNRR, che altro non è che il Recovery Fund, un fondo che per buona parte è già finito nelle mani delle mafie senza alcun tipo di problema -sostiene prontamente Chio – E questa è la premessa, tutto viene prima di un diritto: l’economia, le riforme, gli interessi e sono proprio quest’ultimi a muovere il tutto, un pò come il bambino capriccioso che si calma alla caramella, la politica è mutata da anni in questo, domanda ed offerta. Mi chiedo quando si tornerà ad una politica umana, che bada si ai doveri ma che valuta anche i diritti. Sono irritata? Si, perché sempre tardi giunge l’Italia o peggio se arriva prima nelle classifiche è per dati veramente vergognosi”.
In attesa degli sviluppi futuri di tale vicenda legislativa il monito va a una decisione quanto mai necessaria e tempestiva, da prendere con dovute attenzione e perizia, nel pieno rispetto delle persone omosessuali, delle offese a cui esse sono talora sottoposte, e in aperto contrasto alle discriminazioni sociali basate sull’orientamento omosessuale.
Angela Ganci