Si va verso il rinvio del Decreto Bollette per famiglie e imprese previsto dal governo Meloni. La Presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia ha ritenuto “non soddisfacente” la bozza del decreto bollette, motivo per cui il Consiglio dei Ministri è stato rinviato da giovedì a venerdì 28 febbraio. L’obiettivo è trovare soluzioni incisive che possano contrastare il caro-energia con misure da 3 miliardi di euro.
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Bozza insoddisfacente sul Decreto Bollette: scontro Meloni-Giorgetti
Secondo fonti vicine al governo, Giorgia Meloni non è soddisfatta dalla bozza preparata dai ministero dell’Economia e Finanza e dell’Ambiente, guidati da Giorgetti (Lega) e Pichetto Fratin (Forza Italia). La premier richiede misure più efficaci per le esigenze di famiglie e imprese chiedendo ulteriori approfondimenti.
Tra le misure in discussione ci sono l’estensione del bonus sociale per i clienti vulnerabili, la soglia dell’ISEE sarebbe innalzata dagli attuali 9.530 a 15.000 euro. Essa avrebbe un costo di 1,5 miliardi di euro. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Giorgetti non ha preso bene le parole trapelate della Meloni. Una strigliata “ingiusta” che il Ministro dell’Economia non ha digerito.
Le proposte
Per le aziende, per quanto riguarda l’energia, si valuta l’utilizzo di 600 milioni di euro provenienti dalla aste ETS (Emission Trading System), il sistema di scambio di quote di emissione di CO2. Si sta studiando anche per una riduzione differenziale tra il costo del gas sul mercato europeo e quello italiano e si valuta una norma per il rinnovo o prolungamento delle concessioni idroelettriche.
La associazioni di categoria però richiedono interventi robusti. Confcommercio evidenzia il rincaro delle bollette elettriche del 24% rispetto a gennaio 2024 e un 56,5% in più rispetto al 2019. La CNA sottolinea che le piccole e medie imprese italiane pagano l’energia il 40% in più rispetto alla media europea.
Dalle opposizioni
Critiche dalle opposizioni, con la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein che è intervenuta sul tema. “Disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas e istituire un Acquirente Unico Pubblico”, dice la deputata dem. Schlein ha criticato le soluzioni di “corto respiro” del governo, invitando la maggioranza a considerare una “svolta” strutturale.
Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs, attacca: “Da quando Meloni è al governo, aspettiamo un provvedimento che riduca il costo dell’energia. Sono anni che Meloni rinvia: in una delle sue rare conferenze stampa la premier aveva detto ai giornalisti che non bastavano pochi minuti per parlare del caro energia. Il punto è che sono passati oltre due anni e ancora non fa nulla per difendere i risparmi degli italiani. Nel frattempo, in Italia, sempre più famiglie sono costrette a rinunciare al riscaldamento a causa del caro bollette, mentre a palazzo Chigi si continua a perdere tempo”.

