La sede operativa di lavoro dell’apprendista deve essere ubicata sul territorio regionale. Per qualifica professionale, diploma professionale e diploma di Istruzione secondaria di II grado
PALERMO – È stato approvato l’avviso pubblico per l’individuazione di un catalogo e il sostegno alla realizzazione di un’offerta formativa in apprendistato. All’avviso emanato dalla Regione sono stati destinati poco più di 3 milioni e 200 mila euro, suddivisi su tre categorie: un milione per “buoni apprendistato” riconosciuti per l’offerta in apprendistato nel sistema istruzione ed IeFP degli istituti scolastici; un altro milione per “buoni apprendistato” riconosciuti per l’Offerta IeFP in apprendistato erogata dagli enti di formazione e dagli istituti scolastici paritari; i rimanenti 1,224 milioni di euro per contributi economici riconosciuti ai datori di lavoro a sostegno delle attività di tutoraggio aziendale. Il catalogo sarà costituito da due sezioni: la sezione ‘A’ per l’offerta formativa erogata da istituzioni scolastiche di II grado, e la sezione ‘B’ per le attività didattiche erogate dagli enti di formazione.
La domanda di ammissione al catalogo è stata già trasmessa al dipartimento dell’istruzione dell’università e del diritto allo studio a suo tempo e adesso si avvia a mettersi in moto tutto l’ambito.
L’offerta formativa finanziata dal progetto è pensata per l’apprendistato di I livello da realizzare nell’anno scolastico e formativo 2021/2022, per il conseguimento dei titoli di qualifica professionale, diploma professionale e diploma di Istruzione secondaria di II grado. Potranno usufruirne, quindi, allievi iscritti nell’anno scolastico 2021/2022 a percorsi di IeFP di II, III e IV annualità, ovvero in percorsi di istruzione di II, III, IV e V anno, di età compresa tra i 15 e i 25 anni non compiuti, residenti o domiciliati nel territorio siciliano, assunti con un contratto di apprendistato entro la data dello scorso 30 novembre.
La sede operativa di lavoro dell’apprendista deve essere ubicata sul territorio regionale. L’attivazione del contratto di apprendistato avviene attraverso la stipula, da parte dell’istituzione formativa e del datore di lavoro del protocollo predisposto dagli uffici regionali, che contiene i compiti e le responsabilità di ciascuna parte ai fini dell’attuazione del percorso, e del piano formativo individuale, il quale descrive il contenuto e la durata della formazione “interna”, svolta presso l’impresa, ed “esterna”, svolta presso l’istituzione formativa. I periodi di formazione interna ed esterna sono articolati tenendo conto delle esigenze formative e professionali dell’impresa e delle competenze tecniche e professionali correlate a tutto ciò che può essere appreso e acquisito in impresa.
L’apprendista è accompagnato da un tutor formativo, nominato dall’istituzione formativa, e da un tutor aziendale, nominato dal datore di lavoro, che lo affiancano nel percorso di apprendimento al fine del successo formativo. Il tutor formativo assiste l’apprendista nel rapporto con l’istituzione formativa, favorendo il raccordo didattico e organizzativo tra la formazione esterna ed interna, e monitora l’andamento complessivo del percorso. Il tutor aziendale favorisce l’inserimento dell’apprendista nell’impresa, lo affianca e lo assiste nel percorso di formazione interna. Per valutare il percorso dell’allievo il tutor formativo, d’intesa con il tutor aziendale, redige il dossier individuale. La durata minima del contratto di apprendistato è di 6 mesi, mentre la durata massima è differenziata in funzione del titolo di studio da conseguire.
Il buono apprendistato, invece, è finalizzato a sostenere i costi relativi alle attività di inserimento lavorativo, di personalizzazione del percorso, di formazione esterna individualizzata, di tutoraggio formativo, realizzate dalle istituzioni formative. Inoltre, a sostegno della frequenza, sono rimborsabili i costi indiretti correlati alle spese di trasporto, vitto e alloggio dell’apprendista. Il valore del buono apprendistato, di importo totale massimo fino a 4.906 euro, è determinato dall’articolazione e durata dei servizi e dei rispettivi importi economici: una quota fissa del valore di 1.500 euro, una variabile, sulla base della durata, fino a 2.960 euro, e una quota forfettaria, destinata al rimborso delle spese di trasporto, vitto e alloggio sostenute per conto dell’apprendista, in misura proporzionale fino al 10% dell’importo riconoscibile.
Allo stesso tempo, ai datori di lavoro privati che effettuano l’assunzione con contratto di apprendistato di giovani inseriti in un percorso formativo per l’anno scolastico 2021/2022, è riconosciuto un contributo economico a sostegno delle attività di tutoraggio aziendale fino ad un importo massimo di 3 mila euro. Il contributo potrà essere riconosciuto una sola volta per singolo apprendista, anche nel caso di contratti pluriennali. La richiesta di tale contributo per i datori di lavoro, che avranno effettuato le assunzioni entro il 30 novembre, dovrà essere trasmessa contestualmente alla richiesta di “buono apprendistato”.