Riparte nel Trapanese “Infanzia in Gioco” - QdS

Riparte nel Trapanese “Infanzia in Gioco”

Riparte nel Trapanese “Infanzia in Gioco”

sabato 20 Giugno 2020

Capofila la cooperativa HumanaMente onlus: “Ritrovare il piacere di giocare insieme”. Dal prossimo 22 giugno riavvio graduale delle attività del progetto dedicato ai bambini

TRAPANI – La “fase tre” della ripresa delle attività su tutto il territorio nazionale dopo il periodo acuto dell’epidemia di coronavirus segna anche, nel Trapanese, il riavvio graduale delle attività del progetto “Infanzia in gioco”, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che vede capofila la cooperativa sociale HumanaMente onlus di Trapani.
Il prossimo 22 giugno riaprirà lo “spazio di crescita per genitori e figli” ad Erice Casa Santa sito presso la scuola dell’infanzia di via Cosenza. Le attività saranno svolte dalle ore 17 alle 20.

Il 29 giugno sarà la volta dello spazio attivo presso l’Istituto “Incoronata” di via Argenteria che sarà fruibile dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 13.
Le date per la riapertura degli spazi di Marsala e Alcamo sono da definire e saranno rese note prossimamente mentre è certo che gli spazi di Salemi, Mazara del Vallo e Favignana riapriranno a settembre. Sempre il prossimo mese di settembre ripartiranno anche le iniziative di incontro, informazione e formazione per genitori e insegnanti.

Sarà predisposta, per genitori, bambini, accompagnatori e personale, un’adeguata informazione su tutte le misure di prevenzione da adottare e saranno rispettate tutte le indicazioni riguardanti gli accorgimenti igienico-comportamentali, proposti anche con modalità ludiche a seconda dell’età e del grado di autonomia e consapevolezza dei bambini.
“Ci è sembrato opportuno non ritardare ulteriormente la ripresa del progetto – spiega Ivana Simonetta, presidente di HumaMente onlus e project manager di Infanzia in gioco – a partire dalla riapertura delle aree dedicate ai più piccoli e ai loro genitori. Proprio i più piccoli hanno risentito in modo specifico sia dell’isolamento sia del clima di preoccupazione diffusa. L’emergenza Covid-19 ha sacrificato fortemente il loro bisogno di esplorazione, di gioco, di contatto senza che avessero la possibilità di comprendere fino in fondo ciò che accadeva attorno a loro e i motivi di un così brusco cambiamento di abitudini”.

Tra i più piccoli – prosegue Simonetta che è anche psicologa e psicoterapeuta – si è determinata anche una risonanza emotiva rispetto alle preoccupazioni e alle ansie degli adulti di riferimento che, in molti casi, ha assunto la forma di comportamenti regressivi e ha acuito alcune paure. Nella fase in cui siamo è estremamente importante poter accompagnare i bambini e i loro genitori a ritrovare gradualmente il piacere di frequentare luoghi aperti, giocare insieme, rivedere amici e parenti anche se in modo un po’ diverso. Si può raccontare ciò che accade in modo fantasioso e giocoso per aiutarli a rintracciare un senso possibile. Si può promuovere il rispetto di tutte le norme di prevenzione e distanziamento senza che questo attivi sentimenti di rifiuto o li faccia sentire costantemente in pericolo”.

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