Ripartire da Carlo Magno - QdS

Ripartire da Carlo Magno

Ripartire da Carlo Magno

Stefano Modena  |
venerdì 28 Marzo 2025

Riunire l’Europa sotto un unico soggetto non è un’impresa disperata

Carlo Magno venne incoronato Imperatore dei Romani da Papa Leone III il giorno di Natale dell’anno Ottocento nella basilica di San Pietro. Il Sacro Romano Impero di Carlo Magno si estendeva su tutta l’Europa continentale, dai Pirenei al Baltico.

Nei secoli successivi l’Europa si frammentò in tanti Stati per poi cominciare a ricomporsi. La Francia discende sostanzialmente dall’Impero Carolingio di Carlo Magno, mentre tutte le altre nazioni hanno subito un lento processo, più o meno cruento, che le ha portate a essere gli Stati che conosciamo oggi.

La Spagna, il Regno Unito, la Germania, l’Italia sono il frutto di matrimoni, accordi e guerre che hanno portato sotto una sola bandiera regni e popolazioni diverse. L’indipendentismo non è mai tramontato, i catalani, gli scozzesi o i corsi, solo per citarne alcuni, continuano dopo secoli a sognare l’indipendenza.

Bisogna ripartire da queste contraddizioni per pensare che riunire l’Europa sotto un unico soggetto non è un’impresa disperata, è già stato fatto in passato. Come dimostrano la Russia, la Cina, l’India o gli stessi Stati Uniti popoli con lingue, religioni e storie diverse possono benissimo stare sotto la stessa bandiera. Ripartendo da Carlo Magno si può valorizzare la comune origine e fare quell’ultimo fondamentale passo verso l’unione di cui le cronache dimostrano ci sia un’assoluta necessità, ripartendo dalle ragioni storiche per cui l’Europa dovrebbe essere un solo stato. Molta strada è già stata fatta sotto il profilo economico e un ulteriore passo potrebbe essere fatto unificando i Comitati olimpici, in modo che nelle manifestazioni sportive internazionali possa sventolare la bandiera europea.

L’Unione europea conta circa 450 milioni di abitanti, di cui 180 milioni, quasi il 40%, ha meno di 35 anni. Nati e cresciuti in un Europa unita, sono loro che si troveranno a vivere nel mondo multipolare governato da Stati Uniti, Cina e Russia che si va delineando e che dovrebbero decidere che futuro desiderano.

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