Home » Riposto, aggiudicata la gara per la raccolta dei rifiuti: confermato l’esito anticipato dal Quotidiano di Sicilia

Riposto, aggiudicata la gara per la raccolta dei rifiuti: confermato l’esito anticipato dal Quotidiano di Sicilia

Riposto, aggiudicata la gara per la raccolta dei rifiuti: confermato l’esito anticipato dal Quotidiano di Sicilia
cassonetto-rifiuti

L’ufficialità è arrivata martedì con la determina che annuncia l’esito della gara d’appalto da oltre 12 milioni di euro.

Adesso è ufficiale. A Riposto per i prossimi sette anni le imprese che si occuperanno del servizio di raccolta dei rifiuti saranno Raccolgo srl ed Ecogin srl. L’ufficialità è arrivata martedì con la determina che annuncia l’esito della gara d’appalto da oltre 12 milioni di euro. Un risultato che già nelle scorse settimane era stato anticipato dal Quotidiano di Sicilia, tramite fonti vicine agli uffici a cui è spettato il compito di valutare le offerte, tecniche ed economiche, presentate dai sei partecipanti.
Confermata anche l’indiscrezione della prima ora, secondo cui il punteggio finale ottenuto dalle due imprese vincitrici è stato decisamente superiore – seppure tecnicamente non anomalo – a quello degli altri pretendenti, compresa la seconda classificata.

I dettagli dell’affidamento

Agli uffici dell’Urega in ballo c’era una delle tante commesse che in questi mesi sono in corso di affidamento per il rinnovo dei servizi settennali di igiene urbana. Nel centro ionico, guidato dal sindaco Davide Vasta, l’appalto è andato alla pugliese Raccolgo, che ha sede nella zona industriale di Modugno (Bari), e alla campana Ecogin, che ha la propria sede a Sant’Antonio Abate, nel Napoletano.
Le due imprese sono riuscite a superare la concorrenza delle altri sfidanti che, in ordine di graduatoria finale, dal secondo posto in poi, erano: Ati General Montaggi-Lvm, Caruter, Gilma-Bono Slp, Progitec e, infine, Ecolandia.

Raccolgo ed Ecogin hanno ottenuto un punteggio complessivo di 91,30 su un massimo di cento. La gara d’appalto, come di consueto per il settore dei rifiuti, si è svolta tenendo conto del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La commissione poteva assegnare un massimo di 80 punti per la proposta tecnica migliorativa rispetto al progetto di base e 20 punti per l’offerta economica derivante dai ribassi.

Le vincitrici hanno ottenuto 77,03 punti per la proposta tecnica – la migliore in assoluta, seguita da quella di Caruter, che ha ricevuto 76,17 punti – e 14,27 per quella economica. Quest’ultima – frutto di un ribasso percentuale sulla base d’asta del 7,13 per cento – era stata superata dall’offerta di General Montaggi ed Lvm (ribasso del 9,99%) ma è stata comunque sufficiente per consolidare la prima posizione.
Sommati i punteggi tecnici ed economici, Raccolgo ed Ecogin hanno chiuso a 91,30 punti, mentre General Montaggi ed Lvm si sono fermate a 80,13.

Verifiche positive

Concluse le valutazioni, la palla è passata al responsabile unico del progetto, a cui è spettato il compito di controllare il possesso dei requisiti e la veridicità delle dichiarazioni fatte dalle imprese in sede di gara.

Il vaglio è passato anche dalla constatazione dell’iscrizione delle due imprese nelle white list delle prefetture di Bari e Napoli e dagli accertamenti riguardanti i casellari giudiziari e l’esistenza di eventuali carichi pendenti nei confronti di soci, amministratori e quanti svolgono un ruolo all’interno delle due società. Acquisito il semaforo verde, per il dirigente dell’Ufficio regionale di committenza è stato possibile firmare la determina di aggiudicazione.

Il momento del settore

L’affidamento a Riposto è il primo di una serie che arriveranno nelle prossime settimane, forse anche prima. Tra quelli che si attendono a stretto giro ci sono Acireale e Bronte, dove le commissioni hanno concluso l’esame delle offerte e – come anticipato dal Qds – già proposto l’aggiudicazione a favore rispettivamente di Igm Rifiuti Industriali e Caruter.

L’attenzione degli addetti ai lavori (e non solo) è rivolta alla provincia di Catania anche per via delle recenti notizie di cronaca giudiziaria provenienti da Napoli, dove sono indagati – ma uno stralcio importante dell’inchiesta è stato trasferito alla procura di Catania – i vertici della SuperEco, società che raccoglie i rifiuti nel lotto Nord del capoluogo etneo.
Sotto la lente degli inquirenti, c’è la possibilità che in quel caso la gara d’appalto possa essere stata condizionata da una serie di intercessioni portate avanti da emissari della Camorra, con il beneplacito della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano, che avrebbero avuto la capacità di agganciare esponenti politici (si è fatto il nome dell’ex deputato Giuseppe Castiglione, anche se il diretto interessato ha negato ogni coinvolgimento) e, forse, funzionari pubblici.