Il riscatto della laurea consente di far valere i propri anni di studio ai fini pensionistici. Ecco come simularne gli effetti e i costi e come richiederlo.

Sul sito web dell’Inps è uscito un nuovo servizio on line per la valutazione degli effetti del riscatto della laurea ai fini pensionistici. Ma anche per conoscerne tutti i vantaggi fiscali e i costi.

RISCATTO DELLA LAUREA, COS’E’ E COME SIMULARLO

Il riscatto della laurea è un mezzo per far valere gli anni di studio ai fini pensionistici. A poter essere riscattati sono i diplomi universitari di durata biennale e triennale, i diplomi di laurea (tra i quattro e i sei anni), i diplomi di specializzazione post laurea di almeno due anni, i dottorati di ricerca.

Per valutare i suoi effetti basta consultare il sito dell’Inps attraverso il proprio dispositivo (sono ammessi pc, tablet e cellulari), cliccando prima su “Prestazioni e servizi”, poi su “Servizi” e infine su “Riscatto Laurea – Simulatore”. Non è necessario possedere credenziali di alcun tipo.

La simulazione è al momento disponibile esclusivamente per gli inoccupati e per coloro che rientrano interamente nel sistema di calcolo contributivo della pensione. Prossimamente, una nuova versione consentirà l’accesso agli altri utenti.

COME FARE RICHIESTA

Per inoltrare la domanda di riscatto della laurea all’Inps gli utenti dovranno autenticarsi all’area riservata con le proprie credenziali così che l’interazione con il servizio sarà guidata dai dati presenti negli archivi Inps.