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Riserva di Cavagrande, fondi regionali per la messa in sicurezza

L’Ufficio contro il dissesto idrogeologico ha aggiudicato il progetto esecutivo per la messa in sicurezza dei sentieri di accesso e la fruibilità della riserva naturale orientata di Cavagrande, perla paesaggistico-ambientale tra i comuni di Avola, Noto e Siracusa.

Sarà un raggruppamento temporaneo di professionisti guidato dallo studio Gabriele Correnti di Catania a redigerlo per un importo di 47 mila euro.

L’obiettivo è individuare una mappatura del rischio di tutta l’area che consentirà di individuare gli interventi più idonei per un sicurezza generale in tutti i versanti.

La zona ha una estensione di 2.760 ettari ed è attraversata, per circa dieci chilometri, dal corso del fiume Cassibile, che ha scavato nella roccia estesi canyon, con pareti a strapiombo sulle vallate del fiume, dove si sono creati dei laghi naturali.

La riserva presenta delle criticità non risolte e che riguardano il pericolo di distacco di massi sui sentieri di accesso. Non sono mancati in questi anni gravi incidenti che hanno portato alla chiusura degli accessi Scala Cruci e Mastra Ronna e dei percorsi che portano al fondo valle. L’unico ingresso oggi aperto è quello di Carrubella e comunque rimane limitata la parte di riserva che è possibile visitare.