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VIDEO | Rissa durante la partita di pallamano, il derby tra Giovinetto e Aretusa rovinato dalla violenza

Insulti, spintoni, calci e pugni. Una rissa furibonda rovina la prima di campionato tra Giovinetto e Aretusa, match di cartello del torneo di Serie B di pallamano maschile che si è giocato ieri (sabato 11 ottobre) al Palasport di Petrosino nel Trapanese.

La rissa nel finale di partita

La rissa si è accesa nel finale del match, attorno al 21’ della ripresa. Dopo una rete degli ospiti e sul punteggio in bilico sul 23-24 e a seguito di un brutto fallo. Un giocatore della squadra di casa sarebbe stato colpito da un avversario e la situazione è degenerata nella violenza. Anche alcuni spettatori hanno fatto irruzione nel parquet di gioco e tutto è peggiorato.

Tante le reazioni sui social con l’indignazione diffusa tra gli addetti ai lavori sull’accaduto.

Pagaria: “Quanto accaduto è inaccettabile”

Duro il commento del presidente della Figh regionale (la Federpallamano, ndr) Sandro Pagaria che condanna l’accaduto: “La pallamano è uno sport fondato su lealtà, rispetto e correttezza. Quanto accaduto a Petrosino è inaccettabile e non rispecchia i valori che da anni cerchiamo di trasmettere. Episodi simili danneggiano non solo l’immagine del nostro campionato, ma il lavoro di centinaia di società e tecnici che ogni giorno si impegnano per far crescere questo movimento.”

Attesa la stangata disciplinare per gli autori della rissa

Giovinetto e Aretusa attendono il responso del giudice sportivo. La federazione regionale sta indagando per accertare le responsabilità e valutare eventuali sanzioni dei tesserati (giocatori e dirigenti) coinvolti nell’increscioso episodio.

La nota del Giovinetto Petrosino: “Scritta pagina più nera della nostra società”

“Ieri pomeriggio al palasport di Petrosino, in una gara che poteva essere forse la più bella gara del campionato, negli ultimi minuti, e in maniera assolutamente inaspettata, si è scritta purtroppo la pagina più nera della nostra società”. Così il club del Giovinetto Petrosino su Facebook.

La società prosegue: “Una pagina che butta fango su una società che ha dato sempre spettacolo, anche a livello giovanile davanti a quegli spalti, soprattutto contro l’Aretusa, con la quale c’è stata sempre una bella competizione agonistica, ma rapporti sempre sani e di amicizia dentro e fuori dal campo. Niente poteva far presagire quanto è accaduto, ma a seguito di una spinta e una reazione spropositata da parte di un giocatore della squadra avversaria, e l’assurdo comportamento dei giocatori di entrambe le squadre si è arrivati a una rissa vergognosa e inspiegabile tra le due formazioni”.

Il racconto prosegue: “Purtroppo a peggiorare le cose è anche entrato in campo qualche scalmanato sconosciuto, che ha portato a una situazione irreparabile, poi dopo pochi minuti, i nostri dirigenti e alcuni dei giocatori di entrambe le squadre sono riusciti a sedare il tutto”.

L’ammissione di colpa

Il post del Giovinetto Petrosino continua: “Riconosciamo la responsabilità della società per il comportamento inqualificabile dei nostri giocatori coinvolti, che hanno condotto e alimentato uno spettacolo indegno per la nostra società’ e la nostra disciplina. Per quanto ci riguarda, non possiamo fare altro che condannare quanto successo, ma ribadire che l’intenzione della società non era, e non è mai stata certo, quella di dare questo spettacolo agli spettatori, al pubblico e al Sindaco di Petrosino Giacomo Anastasi, presente sugli spalti per onorare la festa di inizio campionato; lo stesso sindaco ha chiamato la polizia per porre fine all’episodio e proteggere tutti i componenti della società aretusea”.

E infine: “Gli arbitri e il Commissario hanno assistito a quanto è successo, supportati anche da video e al giudice sportivo il compito di sanzionare tutti coloro che hanno preso parte alla rissa.La società Il Giovinetto Petrosino si scusa con la FIGH, con il Comitato Regionale Sicilia, col Sindaco di Petrosino, con la società Aretusa, con i telespettatori, con il pubblico e gli sponsor per l’accaduto”.

Il post dell’Aretusa

Anche il club siracusano ha affidato la propria risposta ai social. Questo il post: “La Pallamano Aregusa desidera esprimere la propria ferma condanna per quanto accaduto a Petrosino. Tuttavia, riteniamo necessario richiedere una maggiore attenzione sulla versione dei fatti riportata in alcuni articoli, in quanto non rispecchia assolutamente la realtà. Dall’immagine video completa dell’evento, infatti, si evince che il pugno attribuito al nostro tesserato è stato una reazione a un precedente pugno pervenuto da un giocatore della formazione di casa a palla lontana. Ci scusiamo per la reazione del nostro atleta, ma riteniamo che la versione dei fatti debba essere riportata nella sua completezza”.

E ancora: “Inoltre, si omette di menzionare che un altro nostro tesserato ha rivolto agli arbitri una richiesta di maggiore attenzione, a testimonianza della volontà di mantenere il controllo della situazione. Cosa tra l’altro reiterata anche dal nostro dirigente in panchina quando è entrato in campo per allontanare i propri tesserati e cercare di riportare la calma in campo anziché fomentare violenza. Riteniamo che la cronaca debba essere valutata dall’inizio dell’azione e non limitarsi alla sola parte finale, per evitare di fornire un quadro parziale e fuorviante dei fatti. In attesa delle decisioni del giudice sportivo, porgiamo le nostre scuse per quanto successo”.