I consiglieri Cosimo Oteri (gruppo misto) e Amalia Centofanti (Prima l’Italia) intervengono dopo il nuovo episodio di violenza.
Ancora un episodio di violenza con protagonisti giovanissimi: a Messina, per l’esattezza a Villa Dante, si è registrata una nuova rissa tra ragazzine. Anche questa triste scena, ripresa dai cellulari dei numerosi testimoni, è diventata virale sui social alimentando ancora una volta il dibattito sulla violenza tra i giovani e sulla sicurezza nei luoghi pubblici.
L’episodio è avvenuto lo scorso 14 ottobre a Villa Dante.
Rissa tra ragazzine a Villa Dante a Messina
Non è ancora chiara la dinamica dei fatti. Secondo una prima ricostruzione, due ragazzine – al culmine di una lite – si sarebbero prese a calci e pugni sotto lo sguardo di diversi giovani, fermi lì a riprendere tutto con il cellulare. Solo dopo, una terza persona sarebbe intervenuta per dividere le due giovani.
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La condanna
L’ennesima rissa dei luoghi pubblici messinesi hanno spinto le autorità a prendere posizione e a chiedere interventi per la tutela della sicurezza. I consiglieri Cosimo Oteri (gruppo misto) e Amalia Centofanti (Prima l’Italia), nello specifico, segnalano la necessità di prevedere la presenza fissa di almeno una pattuglia di polizia municipale a Villa Dante e in tutti i luoghi sensibili a Messina.
L’episodio – per i due consiglieri – è sintomo dello “stato di degrado di Villa Dante dovuto all’assenza di vigilanza. Assenza che trasforma un importante spazio verde nella zona sud della città nel regno di vandali e teppisti. L’episodio vergognoso e gravissimo immortalato nel video è stato girato a pochi passi da bimbi che giocavano e anziani che usufruiscono, finché il tempo lo consente, di una delle pochissime aree nelle quali svagarsi”.
“È inaccettabile che la loro incolumità sia messa a rischio dalla violenza dei gruppi di ragazzi che di fatto ‘occupano’ Villa Dante, certi dell’assenza di qualsiasi controllo, vista l’assenza dei Vigili Urbani. Mi auguro che la gravità di quanto successo apra gli occhi” all’Amministrazione, alla polizia municipale e alle autorità competenti per prendere “provvedimenti immediati per garantire l’incolumità e la serenità di chi ha il diritto di frequentare questo parco senza paura”.