Gli Imprenditori chiedono al Governo Regionale e Nazionale prestiti a fondo perduto, aiuti Irfis e indennizzi che coprano il 100% delle spese legate agli affitti e alle utenze di locali e botteghe.
“Al Presidente Musumeci abbiamo sottoposto tutte le nostre richieste – spiega il portavoce del comitato Ristoratori Siciliani Indipendenti e leader dei pubblici esercizi di Catania Roberto Tudisco – l’intero comparto rischia di estinguersi completamente per fame e non per cause legate alla pandemia da Covid-19. Avevamo delle precise aspettative che non sono mai state messe in atto. Oggi, quindi, chiediamo al Ministro della Salute Speranza di dimettersi dal suo incarico perché ha dimostrato di non essere all’altezza del ruolo che ricopre”.
Gli Imprenditori chiedono al Governo Regionale e Nazionale prestiti a fondo perduto, aiuti Irfis e indennizzi che coprano il 100% delle spese legate agli affitti e alle utenze di locali e botteghe.
“La chiusura delle nostre
attività durante il periodo pasquale rappresenta l’ennesima mazzata – prosegue
Tudisco- non vogliamo più essere considerati il capro espiatorio e l’alibi di
un Governo che, dal primo lockdown, non ha saputo gestire questa pandemia. Noi
chiediamo di essere equiparati alle attività della grande distribuzione ed ai
negozi al dettaglio dei grandi marchi internazionali che, in zona gialla o
arancione, continuano a tenere la saracinesca alzata. Se c’è una chiusura
totale, questa deve valere per tutti. Altrimenti, con tutte le precauzioni del
caso, ognuno di noi deve aver la possibilità di lavorare”.
Nel corso dell’incontro il
presidente Musumeci ha promesso di farsi portavoce delle richieste del comparto
della ristorazione nella prossima riunione con il Premier Mario Draghi e di
reperire gli aiuti finanziari necessari per un settore economico che ha vissuto
un anno drammatico con enormi cicatrici che non potranno più rimarginarsi.
“Siamo figli della
Sicilia e Musumeci, come un buon padre di famiglia- conclude il portavoce del
comitato Ristoratori Siciliani Indipendenti -deve farsi rispettare nelle
sedi opportune e garantire il diritto al lavoro di tutti noi”. Intanto, il prossimo
2 aprile, è prevista una nuova manifestazione in piazza Università a
Catania dove sarà presente il mondo della ristorazione, delle palestre,
delle discoteche e gli organizzatori di eventi per gridare forte il proprio
diritto al lavoro.