Alla ristorazione ragusana serve un nuovo sprint - QdS

Alla ristorazione ragusana serve un nuovo sprint

Stefania Zaccaria

Alla ristorazione ragusana serve un nuovo sprint

venerdì 30 Giugno 2023

Confimprese ha incontrato la Giunta comunale per programmare interventi utili a risollevare il comparto: dal decoro urbano agli interventi fiscali, i punti al centro della strategia condivisa

RAGUSA – Servono idee e interventi risolutivi nel settore del commercio e della ristorazione. Sono ben otto i punti programmatici che il direttivo di Confimprese iblea ha infatti presentato al sindaco di Ragusa Peppe Cassì e agli assessori per costruire, dicono, la città del futuro.

L’associazione ha voluto incontrare la Giunta, presso il Palazzo di città, per discutere e programmare interventi determinanti nel settore del commercio e della ristorazione, stilando un documento che ha come punti salienti sicurezza, decoro urbano, pianificazione e rigenerazione urbana, sostegno alle attività commerciali e distretto del commercio. A questi argomenti si aggiunge anche l’aspetto fiscale, visto che i commercianti auspicano interventi in tal senso per sostenere l’insediamento di nuove attività commerciali in centro.

“Pur essendo tante le criticità che preoccupano i commercianti – ha sottolineato il presidente territoriale di Confimprese iblea, Peppe Occhipinti – al tavolo dell’Amministrazione abbiamo ritenuto di portare un documento con otto punti programmatici. Ciò perché si vuole cercare di lavorare insieme, aprendo un dialogo con il Comune, ente più prossimo ai bisogni dei nostri associati”.

“Con questa iniziativa – ha aggiunto – ci poniamo non in contrapposizione ma a fianco della politica per costruire, sinergicamente, soluzioni ed avviare politiche attive. Abbiamo voluto consegnare al sindaco un documento elaborato dai nostri associati”.

Nel documento, Confimprese iblea, chiede al Comune di fare rispettare in maniera tassativa l’ordinanza antibivacco: i controlli vanno intensificati nell’area interessata dall’ordinanza. Tra le priorità la riqualificazione di palazzo Ina, in piazza San Giovanni, da adibire a polo commerciale, la diversificazione delle licenze commerciali – troppe le attività dedite alla somministrazione di bevande e alimenti nei due centri storici – le aree di sosta con tariffe promozionali per i cittadini che si recano in centro.

Altro tasto dolente i dehors, per le attività commerciali, la cui esenzione, va estesa tutto l’anno. Confimprese chiede anche un capitolo ad hoc con Incentivi, ristrutturazioni e tasse comunali, per chi vuole trasferire la propria residenza in centro e sgravi fiscali legati ai tributi comunali per le nuove aperture di attività commerciali in tutto il perimetro del centro storico. Tante quindi le proposte avanzate, tanti gli argomenti su cui la Giunta municipale può lavorare già dai prossimi mesi.

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