A poche ore dalla scomparsa di Francesco, questa sera, alle ore 20, si terrà uno dei momenti più solenni e carichi di significato della tradizione vaticana: il rito della constatazione della morte del Papa.
A presiederlo sarà il cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo vaticano, secondo quanto stabilito dall’”Ordo Exsequiarum Romani Pontificis,” il protocollo che regola le esequie del Pontefice. Il Camerlengo ha infatti il compito di curare e amministrare i beni e i diritti temporali della Santa Sede, quando la sede pontificia è vacante.
Il significato del rito e come si svolge
Il rito avrà luogo oggi, lunedì 21 aprile, presso la Cappella di Casa Santa Marta, dove già alle ore 19.45 sono attesi, oltre al Camerlengo, il decano del Collegio Cardinalizio, cardinale Giovanni Battista Re, i familiari di Papa Francesco, nonché il Direttore e il Vice Direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano. Lo ha reso noto l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Pontefice.
La constatazione della morte di Francesco non è soltanto un atto formale: è un momento di passaggio che sancisce, in modo ufficiale e rituale, la fine del pontificato. La tradizione, tramandata nei secoli, si compie in un clima di raccoglimento e solennità. Il Camerlengo ha il compito di verificare l’avvenuto decesso, con la presenza di testimoni autorevoli della Curia e dei familiari. Un tempo, il rito prevedeva anche la chiamata simbolica del Papa per tre volte con il suo nome di battesimo, senza ricevere risposta: un gesto che oggi viene talvolta evocato più come memoria storica che come prassi attuale.
La sede vacante
Successivamente il Camerlengo rimuove l’anello del pescatore dall’anulare del defunto pontefice e ordina che il sigillo papale venga infranto (da Giovanni Paolo II viene semplicemente annullato con una graffiatura).
Dopo la constatazione, il Camerlengo sigilla l’appartamento papale e assume il ruolo di gestione della sede vacante, preparando il terreno per il Conclave. Contestualmente, avviene la deposizione della salma nella bara.
Da questo momento, la Chiesa entra nella cosiddetta “sede vacante”, un periodo di attesa e transizione che condurrà all’elezione del nuovo Papa. Il Camerlengo diventa temporaneamente il reggente della macchina vaticana, mentre il Collegio dei Cardinali si prepara al Conclave.

