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“Ritorno all’Amarina” chiude la rassegna letteraria al PataPata

“Ritorno all’Amarina” chiude la rassegna letteraria al PataPata

Il gran finale degli incontri con libri e autori che ha animato le serate estive prevede un’intervista della giornalista Franca Antoci con Giuseppe Lazzaro Danzuso, autore del “romanzo di tutti”

SCICLI (RG) – Cala il sipario sulla rassegna letteraria del PataPata “Autori & libri, Conversando a Sampieri” (curata dal giornalista Marco Sammito) che ha animato con la buona letteratura le sere d’estate in riva al mare.

Appuntamento finale domani sera alle ore 19 con la presentazione del libro “Ritorno all’Amarina” (Fausto Lupetti Editore) del giornalista catanese Giuseppe Lazzaro Danzuso (nella foto). Sarà presente l’autore del romanzo di una generazione, quella di Carosello, passata “Dalla preistoria alla fantascienza” e saranno proiettati alcuni promo video tratti dai filmati vintage girati negli anni Sessanta da suo padre, cineamatore. Dialogherà con lui la giornalista de La Sicilia, Franca Antoci.

“Ritorno all’Amarina” che, uscito nel novembre scorso, si avvia alla sua prima ristampa, si è rivelato un successo di pubblico e di critica per quel suo essere storia comune della generazione dei baby boomers, uniti in ogni parte d’Italia dalla “buona televisione” di Carosello e del maestro Manzi, dalle filastrocche, ai giochi popolari, ai diversi dialetti, così simili e così differenti. “Mi ha molto colpito – ha sottolineato Lazzaro Danzuso – oltre al gran numero di recensioni positive dei giornali e alle decine di migliaia di visualizzazioni dei promo sulla pagina Facebook ‘Ritorno all’Amarina’, il tono dei commenti giunti da tutt’Italia sulla comprensibilità di quella lingua a metà tra siciliano e italiano utilizzata per descrivere la storia di un piccolo esilio romano, inframmezzato da flash back di ricordi d’infanzia. Un libro scritto diciassette anni fa per i miei figli ma diventato ‘il romanzo di tutti’”.

Ossia quello di una generazione che, costretta a passare “dalla preistoria alla fantascienza”, dopo questa folle corsa sente il bisogno di fermarsi e guardarsi indietro, per riflettere.