Sui due ragazzini gravano forti sospetti da parte della polizia
Le speranze stavano per affievolirsi ormai di ora in ora e per i due teenager scomparsi a Olbia si temeva il peggio. Quasi 10 d’altronde i giorni di assenza da casa, con i familiari in preda ad una profonda angoscia. Per ritrovarli si è mobilitata tanta gente oltre chiaramente alle forze dell’ordine. Infine la svolta, con la polizia che segue nelle campagne attorno alla città alcuni loro amici intenti a rifornirli di generi di conforto. Giuseppe e Karol sono sani e salvi, ma adesso dovranno dare spiegazioni circa il loro anomalo comportamento. Hanno trovato rifugio presso un edificio di culto, ora sconsacrato, che si trova nella campagne a nord del territorio del capoluogo gallurese. Hanno anche ammesso che la loro fuga è stata volontaria.
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Sotto la lente
Il 17enne e il 15enne si trovano però in stato di fermo presso il commissariato di Olbia. Secondo le prime indiscrezioni i due sarebbero fuggiti perché spaventati: ancora non si capisce se si tratti di qualcosa che li ha visti protagonisti in prima persona o abbiano assistito o partecipato a qualche fatto. Una cosa è certa, la loro posizione nei confronti dlla giustizia potrebbe aggravarsi di molto, visto che sono fortemente indiziati del reato di rapina a mano armata nei confronti di un esercente del centro cittadino, e per questo si sarebbero dati alla fuga. Secondo quanto appreso, infatti, qualche amico ha ricordato che uno dei due giovani aveva detto di avere combinato “un casino” nei giorni precedenti alla scomparsa. Ma questa versione ora dovrà essere confermata dai due ragazzini.