L’analisi dei dati universitari fornita dal Censis e diffusa all’interno della relazione sull’anno accademico 2023-2024
ROMA – Il panorama accademico italiano sta vivendo un cambiamento significativo, soprattutto nel settore delle discipline scientifiche, dove la presenza femminile sta crescendo in modo deciso. I dati provvisori del Censis, relativi all’anno accademico 2023-2024, evidenziano una tendenza interessante: mentre il numero di neoiscritti maschi è diminuito di oltre un punto percentuale (-1,1%), le neoiscritte sono aumentate dello 0,5%. Questo trend è particolarmente evidente in ambiti che storicamente hanno visto una predominanza maschile, suggerendo un cambiamento di paradigma nella scelta delle carriere scientifiche da parte delle donne.
Espansione nelle discipline tradizionalmente femminili e oltre
Non sorprende che le discipline tradizionalmente associate al genere femminile, come i corsi di laurea in educazione e formazione, abbiano visto un incremento delle iscrizioni femminili (+6,1%). Tuttavia, è particolarmente significativo il fatto che anche in ambiti scientifici e tecnologici, tradizionalmente dominati dagli uomini, la partecipazione femminile sia in crescita.
In particolare, l’area delle discipline Stem (Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) sta vivendo un’inversione di tendenza. Nei corsi di laurea in architettura e ingegneria civile, le neoiscritte sono aumentate del 6,4%, mentre gli uomini sono diminuiti dell’1,9%. Un fenomeno simile si riscontra nei corsi di ingegneria industriale e dell’informazione, dove la percentuale di donne nuove iscritte è cresciuta del 2,9%, mentre la componente maschile ha visto una diminuzione dello 0,8%.
L’area dell’informatica e delle tecnologie Ict mostra una crescita ancora più marcata: le nuove iscritte sono aumentate del 12,5%, rispetto a un modesto incremento dell’1,2% dei nuovi iscritti maschi. Questo dato riflette non solo un aumento nella partecipazione femminile, ma anche una crescente attrazione verso le carriere nel settore tecnologico.
Un trend che rispecchia il rinnovamento universitario
Diversi fattori possono spiegare questo cambiamento. Le Università italiane stanno adottando politiche più inclusive e programmi specifici per attrarre e sostenere le donne nelle Stem. Iniziative come borse di studio dedicate, programmi di mentoring e networking, e campagne di sensibilizzazione hanno reso le discipline scientifiche e tecnologiche più accessibili e attraenti per le donne.
Inoltre, il crescente numero di modelli femminili di successo nel campo scientifico e tecnologico potrebbe avere un impatto positivo, incoraggiando le giovani donne a intraprendere carriere in questi settori. La maggiore visibilità delle donne leader e delle eccellenze femminili nelle Stem contribuisce a ridurre i pregiudizi e a dimostrare che le donne possono eccellere in questi ambiti.
Questo cambiamento si inserisce in un quadro più ampio di evoluzione del sistema universitario italiano. Infatti, come evidenziato nell’articolo “Università italiana sotto la lente: chi sale e chi scende nella nuova classifica Censis”, gli Atenei del nostro Paese stanno vivendo una trasformazione significativa in termini di qualità e offerta formativa.
La crescita delle donne nelle Stem riflette non solo una maggiore inclusività, ma anche un’innovazione generale nel panorama accademico. Le università stanno adattando le loro strutture e programmi per rispondere alle esigenze di una popolazione studentesca sempre più diversificata e orientata verso le scienze e la tecnologia.