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Roaming, da gennaio 2026 navigare col cellulare in Europa costerà di meno

Roaming, da gennaio 2026 navigare col cellulare in Europa costerà di meno

Tra due giorni, ossia dal primo gennaio, i gigabyte da poter utilizzare fuori dal proprio Paese ma nel contesto della Ue aumenteranno e i prezzi saranno minori grazie al Roaming Like at Home. Sarà così fino al 2032

Dall’uno gennaio 2026, ossia tra due giorni, si potrà navigare di più e a costi più bassi col roaming nell’Unione europea. Anno nuovo, tariffario nuovo con un calo dei prezzi previsto nel Vecchio Continente con la politica del Roaming Like at Home che permette di utilizzare il cellulare in altri Paesi dell’Ue come se si fosse in quello di residenza. Inoltre, questi vantaggi sono estesi anche a Moldavia e Ucraina.

Si ricorda che, in Ue, si possono usare la stessa quantità di minuti e di sms inclusi normalmente nella propria offerta. Sui gigabyte invece si applica una formula che ne limita l’ammontare, in particolare a chi ha un’offerta low cost.

Fino al 31 dicembre, è previsto che il volume di gigabyte incluso sia pari all’importo della propria offerta (Iva esclusa) diviso 1,30, il tutto moltiplicato per due. Questo 1,30 equivale al costo massimo all’ingrosso per ogni GB, un valore che si applica agli operatori. Mentre dal nuovo anno, la divisione si farà per 1,10, con la conseguenza diretta che si avranno più gb da utilizzare.

Ecco, dunque, quali sono tutte le novità e i Paesi coinvolti.

Cosa cambia dall’1 gennaio

Tra due giorni, dunque, come detto, i gigabyte da poter utilizzate nell’Unione europea, fuori dal proprio Stato, aumenteranno. Quella della nuova divisione per 1,10, però, è la condizione minima di favore che l’Europa chiede di applicare agli utenti. Poi, a loro discrezione, gli operatori possono scegliere di applicare tariffe migliori. Alcuni l’hanno già fatto, aumentando ad esempio i gigabyte inclusi.

Altri operatori, invece, in genere più piccoli o meno strutturati, ritengono troppo oneroso applicare tutte le condizioni standard previste dalla normativa europea. In questi casi è possibile chiedere ad Agcom una deroga. In pratica chiederanno l’autorizzazione ad applicare condizioni diverse motivate da ragioni economiche oggettive. Ma è un’eccezione che richiede una valutazione dell’autorità e quindi non sarà un’operazione automatica.

Negli ultimi anni costi ridotti in modo costante

Se dall’1 gennaio 2026 le condizioni diventano più favorevoli, un anno dopo ancora, a inizio 2027, ci sarà un ulteriore miglioramento: dalla divisione da 1,10 si passa a 1 per la divisione per i GB. Come si noterà dal 2022 negli ultimi anni il prezzo è dimezzato.

  • 2022 costo di 2 euro/giga;
  • 2023 costo di 1,80 euro/giga;
  • 2024 costo di 1,55 euro/giga;
  • 2025 costo di 1,30 euro/giga;
  • 2026 costo di 1,10 euro/giga;
  • dal 2027 al 2032: 1,00 euro/giga.

Restano invece invariati i costi all’ingrosso per chiamate ed Sms, che dal 2025 hanno un massimale rispettivamente di 0,019€/minuto e 0,003€/SMS.

Dopo l’ultima del 2027, non sono previste altre modifiche, fino al 2032, data di scadenza del Roaming Like at Home.

I Paesi coinvolti, i casi Svizzera e Regno Unito

Dal 2026 i Paesi con il roaming senza sovrapprezzi sono: Antille Francesi, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Guyana Francese, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Mayotte, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Réunion, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria. E anche, come già accennato, Moldavia e Ucraina.

La Svizzera, invece, resta un caso a parte, perché l’inclusione è a discrezione dei singoli operatori. Vodafone e ho. Mobile la includono già, per esempio, mentre altri come Iliad e WindTre prevedono offerte dedicate.

Verrà invece escluso il Regno Unito che, dopo la Brexit, non rientra più nella normativa europea. Negli ultimi mesi diversi operatori italiani avevano già iniziato a rimuoverlo dall’elenco dei Paesi inclusi. Gli altri decidono caso per caso, in base agli accordi con i gestori britannici e alle offerte.

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