La robotica e l’intelligenza artificiale si stanno rivelando, sempre più, degli insostituibili alleati nella prevenzione degli infortuni sul lavoro e nella riabilitazione ed integrazione sociale e lavorativa. Sul fronte della robotica è stato sperimentato con successo un nuovo modo per far dialogare le protesi delle mani con gli arti fantasma che permettono di percepire la temperatura degli oggetti.
La nuova tecnica, descritta sulla rivista internazionale Science, consente di trasmettere la sensazione di calore e freddo al tatto, senza usare elettrodi o interventi. La scoperta è figlia di una collaborazione tra la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’EPFL (Ecole Polytechnique Federale de Lausanne) di Losanna e il Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio. “Quando tocco il moncone con la mano, sento un formicolio nella mano mancante, la mia mano fantasma. Ma sentire la variazione di temperatura è un’altra cosa, qualcosa di importante… di bello” racconta Francesca Rossi, una delle persone con amputazione di mano o avambraccio che ha partecipato allo studio per testare gli effetti di feedback della temperatura direttamente sulla pelle del suo braccio residuo. Assieme ad altri 17 pazienti, Francesca Rossi ha percepito la variazione di temperatura della mano fantasma mancante grazie alla nuova tecnologia. Durante uno studio per lo sviluppo di nuovi sensori per gli arti protesici in grado di fornire un tocco più realistico, gli studiosi si sono imbattuti in una scoperta sul feedback che ha superato di gran lunga le loro aspettative: se si mette qualcosa di caldo o freddo sull’avambraccio di un individuo senza amputazione, questi percepisce la temperatura dell’oggetto a livello locale, direttamente sull’avambraccio. Ma nelle persone amputate, la sensazione di temperatura sul braccio residuo può essere percepita nella mano fantasma mancante.
Fornendo un feedback della temperatura in modo non invasivo, tramite elettrodi termici posizionati sulla pelle del braccio residuo, gli amputati sono in grado di sentire la temperatura nell’arto fantasma, possono distinguere se un oggetto è caldo o freddo e capire se stanno toccando rame, plastica o vetro. Grazie a questa scoperta è stato realizzato un dispositivo che fornisce un feedback termico e che è stato costruito appositamente per essere integrato in dispositivi indossabili come le protesi. Il MiniTouch consiste in un sensore sottile e indossabile che può essere posizionato sul dito protesico di un amputato. Il sensore rileva le informazioni termiche sull’oggetto che viene toccato, in particolare la conduttività termica. La sperimentazione clinica, che si è svolta presso il Centro Protesi Inail, è stata possibile grazie alla disponibilità di più di 25 volontari che hanno testato il dispositivo in meno di due anni.
Invece, sul fronte dell’intelligenza artificiale (IA), l’Agenzia europea per la sicurezza sul lavoro “EU-OSHA” ha appena pubblicato otto casi di studio per comprendere come l’automazione dei compiti attraverso sistemi basati sull’IA possa garantire il benessere dei lavoratori. Le pubblicazioni esaminano l’impatto di questi sistemi sulla sicurezza e la salute sul lavoro e individuano i fattori trainanti, le barriere e i fattori di successo per trarre il massimo vantaggio da questa tecnologia, proteggendo al tempo stesso i lavoratori. I casi si riferiscono a diversi contesti, tra cui sollevamento, ispezione di prodotti, scavo di fosse, riconoscimento visivo, ispezione di infrastrutture per il gas e infrastrutture petrolifere, verifica dei fatti, misure di controllo della qualità dei materiali per l’IA e ispezione di cantieri di operatori di infrastrutture per il gas.
Anche la nuova campagna europea 2023-2025 «Ambienti di lavoro sani e sicuri» di EU-OSHA intende sensibilizzare sull’impatto delle nuove tecnologie digitali sul lavoro e sulle sfide e opportunità che queste innovazioni porteranno nel mondo del lavoro. E proprio l’intelligenza artificiale applicata al mondo del lavoro sarà uno degli argomenti che verranno trattati nel Forum della Prevenzione “Made in Inail”; evento promosso a Palermo dall’Inail Sicilia, in collaborazione con l’Università degli studi di Palermo, in programma martedì 4 luglio 2023. I temi dell’evento, affrontati con il contributo di istituzioni, parti sociali e aziende leader del settore chimico e tecnologico, saranno incentrati sul rischio chimico in Sicilia, sull’innovazione tecnologica, lo sviluppo sostenibile per la sicurezza sul lavoro e, appunto, sul tema dell’intelligenza artificiale e le sue ricadute nel mondo del lavoro.