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Rocco Siffredi si racconta, “La morte di mio fratello sconvolse la mia vita”

Rocco Siffredi si racconta, “La morte di mio fratello sconvolse la mia vita”

La vita della famiglia di Rocco Siffredi cambiò quando, improvvisamente, a prenderlo a scuola fu un’amica della madre, perché uno dei suoi fratelli era morto.

Rocco Siffredi racconta il suo rapporto con la sua famiglia e chi sia fuori dal set: un uomo e padre sensibile, innamorato della vita, della moglie e dei figli. che custodisce dei grandi dolori che lo hanno aiutato a crescere

Il ricordo della madre

Ieri sera, durante la trasmissione di “Ti sento” su Rai 2, a essere intervistato è stato Rocco Siffredi, attore e divo del porno apprezzato in tutto il mondo.
Sposato dal 1993 con Rosa Caracciolo, ha due figli – Lorenzo e Leonardo – si emoziona facilmente in privato e talvolta anche in pubblico, ogni qualvolta viene scomodata la memoria di sua madre.

Il dolore della perdita del fratello

“Ero all’asilo quando a venirmi a prendere è stata un’amica di famiglia – ha raccontato -. Tornato a casa ho visto mio padre tornare con la vespetta e ho sentito mia madre strillare molto forte. Mio padre si tolse il cappello, mio fratello più piccolo rubava i confetti dal corpo di mio fratello morto, adagiato sul letto e già vestito per l’ultima volta. Io non capivo perché. Sono andato lì senza piangere e ho cominciato a far esplodere tutti i palloncini che ho trovato nella stanza. Nessuno mi ha spiegato che fosse morto mio fratello. Da lì in poi sono stato da mia zia a Milano per sei mesi. Tornato a casa mia madre non era più la stessa e continuava a mettere un piatto a tavola per mio fratello che non c’era più, rispondendo a mio padre che sarebbe tornato per almeno un anno. Ha convissuto con un dolore enorme per trent’anni e tutte le volte che sento di genitori che perdono i figli mi chiedo quanto dolore possano avere dentro”.

Il pornodivo si rese conto allora che bastava un solo attimo per distruggere un’esistenza intera. Dopo, una vita a inseguire il sogno di “dare qualcosa in più” a sua madre, di strafare. E poi l’incontro con la moglie Rosa e i figli: “Mi sono sentito spesso inadeguato e in imbarazzo per il lavoro che facevo”, ha confessato. Ma nonostante questo, conserva un ottimo rapporto con tutti i familiari, caratterizzati – come lui – dal forte senso del dovere e dallo spirito del sacrificio.