Gli orologi pieghevoli del futuro avranno un pannello flessibile simile a quello degli schermi di Galaxy Z Fold 3 e Z Flip 3.
Una volta segnavano solo le ore, poi sono arrivati gli indicatori della data, delle temperature. Poi la possibilità di utilizzarli come i cellulari e poi come gli smartphone. Adesso arrivano gli orologi del futuro, i “rollable smartwatch” firmati Samsung. Tutte le indiscrezioni sulle loro caratteristiche
Due brevetti depositati da Samsung presso l’ente regolatore World Intellectual Property Office e diffusi di recente dal sito Lets Go Digital, mostrano come potrebbero essere. L’idea è quella di applicare agli smartwatch un pannello flessibile, simile a quello che permette agli schermi di Galaxy Z Fold 3 e Z Flip 3 di piegarsi e aprirsi.
I rollable smartwatch
Nel caso degli indossabili però, il meccanismo non è per spiegamento a mo’ di libro ma per scorrimento della porzione del display. La descrizione del progetto parla infatti di “rollable smartwatch”.
Questo trasforma una superficie tradizionale come quella del Galaxy Watch 4, in una più ampia e allungata. Negli schemi, la cerniera che piega il pannello è ben visibile al centro dell’orologio. In un secondo brevetto, Samsung illustra la stessa tecnologia, abbinata ad uno smartwatch dalle forme più squadrate, che rimandano all’Apple Watch. Per il particolare design, qui la piega sarebbe meno chiara e supportata da un’apertura del display con una meccanica che risiede sotto la scocca, così da nasconderla ulteriormente. Come accade in decine di altri casi per aziende del settore tecnologico, l’esistenza e l’ottenimento di una proprietà intellettuale non consolidano la concreta esistenza di un progetto, oltre le idee e le specifiche tecniche, pur se dettagliate in ogni particolare come per i rollable smartwatch.
Secondo l’ultimo rapporto trimestrale della società di analisi IDC sul mercato degli indossabili, tra le aziende di testa Samsung è quella che ha visto crescere di più le spedizioni del comparto “wearable” a livello globale. La coreana è al secondo posto, dietro ad Apple, con il 12,7% del market share. Stesse cifre di Xiaomi, che su base annua ha perso il 23,8%.