Dramma in carcere: una detenuta è morta nella notte, in circostanze da chiarire, nella sezione femminile di Rebibbia, a Roma.
Sulla vicenda indaga la polizia penitenziaria. Rinviati a data da destinarsi i Giochi della Speranza, iniziativa promossa dalla Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, dal Dap – dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e dalla rete di magistrati “Sport e Legalità” per la promozione dello sport in carcere. All’interno del penitenziario si terrà un momento di raccoglimento alla presenza dei partecipanti previsti per l’iniziativa. Presente, tra gli altri, il deputato del Partito democratico, Michela Di Biase.
A novembre un detenuto si è tolto la vita a Como
A novembre un’altra tragedia con un detenuto morto. Questa volta nel carcere di Como ma con dinamiche chiarite: un giovane di 24 anni si è tolto la vita, non appena rientrato in cella dopo il ricovero in ospedale.
Il 24enne rimasto ferito durante la sommossa nell’istituto penitenziario lombardo dello scorso 13 novembre. Il giovane, rimasto incastrato tra le sbarre, era stato portato in ospedale in codice rosso per un trauma da schiacciamento. Ieri le dimissioni e il rientro in carcere, dove in serata è stato trovato morto.
Il sindacato di polizia denunciò l’accaduto: “Ci troviamo di fronte allo stesso film, l’identikit ormai è chiaro: ragazzi giovani e fragili, stranieri e con problemi di dipendenze da alcol o droga”, disse Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato di polizia penitenziaria (Spp). “L’amministrazione penitenziaria negli ultimi anni non ha fatto nulla per evitare questo stillicidio morti”, denunciò Di Giacomo, ricordando che lo scorso anno con 91 suicidi si era registrato il record storico di morti tra i detenuti.
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