Una nuova Cortina di ferro viene richiesta da ben dodici
paesi europei.
Una frontiera fisica, un nuovo muro, ad oriente dell’Europa.
Un muro autarchico che respinga timori e paure.
Questa richiesta spacca il continente europeo, la sua
Unione. Da un lato gli orientali, i paesi con radici cristiane complesse e
variegate, preservate dalla vecchia Cortina di ferro sovietica. Dall’altra gli
occidentali, i laico liberali che per primi hanno concepito lumi e democrazie
moderne.
Culture e concetti di patria diversi unificati di recente,
con eccessiva approssimazione, in una logica di crescita più mercatistica che
politica.
La richiesta della “sporca dozzina”, che va dal Baltico al
mare Egeo, entra in maniera dirompente su un’Europa confusa dall’addio della
sua sovrana, Angela Merkel.
La risposta del presidente dell’Europarlamento, David
Sassoli, è tra lo sconfortante e lo sconcertante.
“Dobbiamo lasciarli senza fondi” è la risposta politica.
In poche e semplici parole si rende palese l’ipocrisia di un’Europa
fondata quasi esclusivamente sull’Euro e non sulla politica. Un’Europa
monetaria che poteva andar bene al club dei fondatori, e neanche a tutti vista
la Brexit.
Tutto nasce dal rifiuto di una visione culturale comune
all’atto fondativo della nuova Europa.
Davanti ad un Oriente in gran parte ideologico e islamista
l’Europa doveva scegliere una radice culturale identitaria e non optare per un
minimo comune multiplo senza un anima.
La scelta tra Dio e Mammona ha fatto cadere il pendolo,
magneticamente attratto dall’avidità mercatistica, fondamentalmente franco-tedesca,
per quest’ultimo.
Ma non di solo pane vive l’uomo, ed i dodici paesi europei,
pur diversissimi tra loro, glielo stanno facendo capire.
Non tutto è riconducibile alla colla monetaria. Soprattutto
se l’uso distorto della finanza crea diseguaglianze tra paesi.
Di fatto l’est europeo è stato colonizzato da Deutche Bank e
dai suoi satelliti. Dagli accordi sul gas russo-tedeschi con l’ex cancelliere
Schroeder a capo di Gazprom.
Da una logica di deregulation produttiva finalizzata
esclusivamente alla conquista di mercati.
La visione cristiana ed umanistica del pensiero europeo,
quella di Adenauer, De Gasperi, di Le Goff e Maritain, è stata abbandonata per
un laicismo finanziario.
Ma quando perdi l’anima arriva uno più laico e più forte di
te che ti schiaccia.
L’Europa tra l’incudine di una migrazione fondamentalmente
islamica ed il martello della via della seta si spacca.
Dando vita dopo secoli ad una riedizione dello scisma di
Oriente. Lo scisma distrusse l’impero romano, qui parliamo di ben poca cosa, dal
punto di vista storico, in confronto.
Al giornalista prestato alla politica Sassoli, invece di
festeggiare per la pseudo vittoria liberal socialista in Germania, consigliamo
di rileggere Giambattista Vico.
La Storia si ripete sempre.
Giovanni Pizzo