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Rottamazione quater, riformulato l’emendamento al Milleproroghe: ecco chi è riammesso

Rottamazione quater, riformulato l’emendamento al Milleproroghe: ecco chi è riammesso
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Una nuova rottamazione e rilancio al progetto di un altro taglio dell’Irpef a favore del ceto medio: il tema economico della maggioranza di governo

Una nuova rottamazione e rilancio al progetto di un altro taglio dell’Irpef a favore del ceto medio. Questi sono i temi economici su cui la maggioranza di centro-destra del governo Meloni sta lavorando su cui però non mancano le divisioni. Da un lato con questo taglio si porterebbe avanti il programma di governo e salderebbe il consenso elettorale già alto tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, ma questo taglio andrebbe a pesare in modo non indifferente sulle casse dello Stato.

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La Lega di Salvini spinge per la rottamazione delle cartelle

In maggioranza, il partito che è in pressing sul fronte della rottamazione è la Lega di Matteo Salvini. “Pace fiscale e rottamazione di tutte le cartelle esattoriali: 120 rate tutte uguali in dieci anni, senza sanzioni e interessi, per aiutare milioni di italiani onesti in difficoltà”, dice il leader leghista e Vicepresidente del Consiglio dei ministri.

L’obiettivo del Carroccio è quello di “affinare il percorso del provvedimento che è coerente con il programma elettorale del centro-destra”. Così con un emendamento dei relatori al decreto Milleproroghe si è aperta la possibilità di una rottamazione quinquies e quindi una nuova chance di rottamazione quater.

Ma lo scorso martedì è emerso che, in Commissione Affari costituzionali del Senato, l’emendamento dei relatori su rottamazione-quater e concordato sarebbe stato ritirato e riformulato senza il comma 6, che riguardava appunto il differimento del concordato.

Il testo e la rottamazione quater

Mercoledì è arrivato il testo rivisto che dà una nuova chance a chi è decaduto dalla rottamazione quater per non aver pagato o pagato tardivamente una rata. Quindi, è riammesso alla definizione agevolata solo chi aveva già aderito.

“Limitatamente ai debiti compresi nelle dichiarazioni precedentemente effettuate” per l’adesione alla rottamazione quater, i debitori che al 31 dicembre 2024 sono decaduti dal beneficio possono essere riammessi rendendo la dichiarazione di riammissione entro il 30 aprile 2025. Il pagamento delle somme, sulle quali sono dovuti gli interessi al tasso del 2% annuo dal 1° novembre 2023 può essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 oppure in massimo 10 rate consecutive, di pari ammontare (di cui le prime due il 31 luglio e 30 novembre 2025).

La norma prevede che il fondo per l’attuazione della delega fiscale venga incrementato di complessivi 283,91 milioni nel triennio 2025-27. La copertura degli oneri derivanti dall’intervento è prevista, per complessivi 159,1 milioni, dal 2028 al 2035 mediante corrispondente riduzione del fondo e per complessivi 483 milioni dal 2025 al 2027 mediante corrispondente utilizzo delle maggiori entrate e minori spese derivanti dalla riammissione.

Salvini: “Obiettivo rottamazione, troveremo l’intesa con gli alleati di governo”

La Lega va intanto in pressing. “Grande soddisfazione – ha detto il leader Salvini dopo il Consiglio federale di oggi – All’unanimità, è stato ribadito l’obiettivo di una rottamazione definitiva ed equa delle pendenze col fisco per chi voleva pagare le tasse ma non è stato nelle condizioni di farlo. Troveremo l’intesa con gli alleati, come sempre“. 

“Non smentisco”, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (anch’egli della Lega) al termine del Consiglio a chi gli chiedeva se fosse d’accordo con la proposta di una nuova rottamazione. Dal MEF arrivano segnali di apertura. “Vorrei sgombrare il campo da un equivoco: sono d’accordo su una nuova rottamazione”, ha ribadito il Viceministro di Fratelli d’Italia Maurizio Leo. Il responsabile economico di FdI, Marco Osnato, rilancia ma precisa: “Poiché pare che la rottamazione costi svariati miliardi. Se ci fossero le condizioni, saremmo tutti entusiasti di farla“.

La posizione di Forza Italia

“Noi siamo presentatori di una proposta di legge, una pdl, che è praticamente identica a quella della Lega e che vede insieme la rottamazione quinquies e la riapertura dei termini, decaduti, della rottamazione quater con le stesse modalità”, ha fatto sapere Vito De Palma, capogruppo di Forza Italia in Commissione Finanze alla Camera. “Ci sono tutte le condizioni per arrivare all’approvazione di questo provvedimento entro la primavera di quest’anno”, ribadisce il forzista.

E questo “si può fare insieme anche all’altra nostra grande battaglia, sempre prima dell’estate, che è quella di ridurre l’aliquota Irpef per il ceto medio, quindi fino a 60mila euro lordi all’anno, dal 35 al 33%“, conclude il capogruppo di Forza Italia in Commissione Finanze alla Camera. Anche il capogruppo dei senatori azzurri Maurizio Gasparri dice chiaramente che per Forza Italia resta “prioritaria anche la riduzione dell’Irpef” al ceto medio.