Rugolo, la condanna per abusi sessuali: "Omissioni del vescovo"

Rugolo, il prete di Enna condannato per abusi sessuali su minori. I giudici: “Omissioni del vescovo Gisana”

marikacontarino

Rugolo, il prete di Enna condannato per abusi sessuali su minori. I giudici: “Omissioni del vescovo Gisana”

Redazione  |
giovedì 25 Luglio 2024

Il vescovo avrebbe dunque facilitato l'attività del sacerdote, peraltro già segnalato.

“La Curia, nella persona del vescovo, ometteva con ogni evidenza qualsivoglia seria iniziativa a tutela dei minori della sua comunità e dei loro genitori, nonostante la titolarità di puntuali poteri/doveri conferiti nell’ambito della rivestita funzione di tutela dei fedeli, facilitando l’attività predatoria di un prelato già oggetto di segnalazione”. È quanto si legge nelle motivazioni della sentenza che ha disposto la condanna per Giuseppe Rugolo. Il sacerdote di Enna dovrà scontare 4 anni e sei mesi per violenza sessuale aggravata a danno di minori.

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Le motivazione della condanna per Rugolo

Il deposito delle motivazioni della condanna arriva dopo 137 giorni e conferma l’impianto accusatorio che la procura di Enna ha sostenuto contro Rugolo. Si tratta di 222 pagine dalle quali emerge con chiarezza che la vittima che ha denunciato gli abusi “ha mostrato particolare lucidità, coerenza e logicità. Il tutto offrendo un’articolata ed originale narrazione in termini congrui rispetto ai fattori spazio-temporali in cui i fatti denunciati vanno necessariamente collocati”.

Dunque, la vittima degli abusi che ha denunciato il sacerdote è stata ritenuta credibile. Lo stesso vale per gli altri giovani, per i quali il tribunale ha accertato la violenza sessuale, mentre ancora erano minorenni. Secondo il collegio giudicante, presidente Francesco Paolo Pitarresi e giudici Elisa D’Aveni e Maria Rosaria Santoni, quest’ultimo giudice estensore, il vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, avrebbe facilitato, con il suo comportamento, gli abusi perpetrati dal sacerdote. E aggiungono che proprio la condotta “coscientemente colposa da parte del vescovo Rosario Gisana” rende legittima la condanna al risarcimento del danno della Curia nella sua qualità di responsabile civile per i pregiudizi cagionati da padre Rugolo. Le parti ora hanno 45 giorni per proporre un eventuale appello.

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