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Rischio guerra tra Russia e Ucraina, anche la Sicilia “coinvolta”, ecco perchè

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Rischio guerra tra Russia e Ucraina, anche la Sicilia “coinvolta”, ecco perchè

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martedì 01 Febbraio 2022

Da giorni ormai al largo della Sicilia ci sono navi russe provenienti dall'Atlantico e dirette forse nel Mar Nero, verso l'Ucraina

I venti di guerra tra Russia e Ucraina coinvolte pure la Sicilia. Tranquilli, non si tratta di una futura invasione o altro, ma i mari attorno all’Isola sono diventati dei veri e propri punti strategici in caso la situazione dovesse precipitare.

Le navi in Sicilia

Da giorni ormai al largo della Sicilia ci sono navi russe provenienti dall’Atlantico e dirette forse nel Mar Nero, verso l’Ucraina. Sono sei navi da sbarco, cinque della classe Ropucha e una della nuova classe Ivan Gren. Le unità Ropucha (Olenegorsky Gorniak, Kaliningrad, Minsk, Georgi Pobedonosets e Kondopoga) sono vecchie, ma rimodernate.

Lunghe 112 metri, dislocano 4.080 tonnellate e possono portare 10 carri armati pesanti e 340 soldati ciascuna, o in alternativa 3 carri pesanti, 8 carri leggeri e 12 autoblindo anfibie BTR. La nave classe Gren, la Pyotr Morgunov, è invece nuovissima, in servizio dal 2018, lunga 135 metri e dislocante 6.600 tonnellate. Questa può far sbarcare 13 carri pesanti, o 40 blindo BTR, e 300 soldati. In totale, la flottiglia porterebbe forse 1500 soldati e 60 carri.

Primi movimenti a gennaio

Le navi, come detto, stanno transitando dal Canale di Sicilia, sorvegliate da aerei americani, come i pattugliatori P-8 Poseidon di base a Sigonella o i caccia F-18 Hornet imbarcati sulla portaerei Harry Truman, affiancata dal sottomarino nucleare Georgia, armato con missili da crociera Tomahawk. La Marina italiana è presente con la portaerei Cavour, mentre i tedeschi affiancano gli alleati con la fregata Schleswig-Holstein.

Preparazione, non attacco

Si tratta, allo stato attuale, si esercitazioni, che  non significano la preparazione di un vero attacco, il russo ha ricordato come già nel 2003 gli Usa abbiano montato la guerra contro l’Iraq sulla base di false prove di armi chimiche e ha attaccato l’americana che «fa diplomazia da microfono».

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