S. Mauro Castelverde rinasce fra turismo, natura e identità - QdS

S. Mauro Castelverde rinasce fra turismo, natura e identità

redazione

S. Mauro Castelverde rinasce fra turismo, natura e identità

giovedì 07 Luglio 2022


Il piccolo centro delle Madonie vuole intercettare sempre più visitatori interessati a una vacanza esperenziale, fra tradizioni e ambiente. Così nascono nuovi posti letto e attività ricettive

Un turismo che si allontana dalle destinazioni di massa, che tende a riscoprire il territorio e le sue bellezze nascoste, che punta sui borghi, le tradizioni e la natura. La pandemia, come sappiamo, ha cambiato le abitudini di molti viaggiatori e comprendere questi nuovi trend ha rappresentato per molti un’occasione straordinaria per rilanciare un comparto in crisi. Lo sanno bene a San Mauro Castelverde, centro da circa 1.600 abitanti all’interno del parco delle Madonie che già da cinque anni promuove attivamente a livello territoriale, regionale e nazionale le peculiarità del borgo. E lo fa con risultati che, con il passare del tempo, stanno diventando sempre più degni di nota.

I punti di forza del territorio, come sottolineato dal sindaco Giuseppe Minutilla, sono numerosi: dalle attrattive ludico sportive (zip line e Gole di Tiberio) ai beni culturali e monumentali (centro storico e chiese), dalla riscoperta del territorio (ulivi secolari, frazioni, sentieri, boschi) alla gastronomia locale (caciocavallo di latte di mucca cinisara, olio della varietà crastu, la Bistecca del povero con bucce di fichidindia in agrodolce, il dolce alla crema di latte fiorello), fino ad arrivare al consolidato Festival nazionale di poesia Premio Paolo Prestigiacomo, che ha visto la partecipazione di otre duecento autori provenienti da tutta Italia e delle più importanti case editrici.

“Abbiamo promosso – spiega Minutilla – percorsi innovativi legati alle iniziative e soprattutto offerto servizi adeguati per i visitatori. In questi anni nel nostro borgo sono sorti oltre quindici B&B portando la disponibilità alberghiera a oltre cento posti letto”.

Fondamentale, per il rilancio del territorio, la sinergia con la politica regionale. “In questi anni – evidenzia il sindaco – questa Amministrazione ha incontrato la buona politica, quella regionale rappresentata in particolare dal presidente Nello Musumeci e dall’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone. Grazie a loro sono state finanziate opere fondamentali per il rilancio del paese: 13 milioni e 500 mila euro per la Strada provinciale S. Mauro-Gangi, che unisce la Ss 113 alla Sa 120 (Mare-monti); 1 milione e 180 mila euro per il restauro della Chiesa rinascimentale S. Maria de Francis, 14 milioni e 500 mila euro per il dissesto e relativo consolidamento della frazione Borrello; un milione di euro per l’arredo urbano, 240 mila euro per la sistemazione e l’ammodernamento del teatro comunale, 2 milioni e 500 mila euro per la sistemazione e la fruizione dei boschi comunali con la realizzazione del cosiddetto Borgo incantato, con sette case sugli alberi con relative saune e altro ancora”.

E oltre a quanto è già stato fatto, moltissimo bolle ancora in pentola. “Abbiamo presentato altri progetti – sottolinea il primo cittadino – alcuni in attesa di finanziamento. Tra questi vi è quello per l’abbattimento delle barriere architettoniche nel borgo e la riscoperta delle botteghe artigiane, il completamento del mulino a vento, l’unico esempio di mulino in montagna, il progetto Hospitis, che recupererà duemila metri quadrati di immobili abbandonati nel centro storico per realizzare duecento posti letto gestiti da una host nazionale, il Museo entnoantropologico e dell’arte casearia (questo già finanziato per circa cinquecentomila euro, il recupero e la riqualificazione del borgo Botindari per riattivate le attività della frazione come olivicoltura, zootecnia e altro ancora”.

Il tutto, con l’obiettivo di una sempre maggiore valorizzazione ai fini turistici. “Puntiamo – conferma Minutilla – su un turismo di prossimità, esperenziale, ma anche a favorire l’interesse, così come sta avvenendo in questi anni, da parte di singoli cittadini stranieri, per esempio polacchi, che hanno comprato vecchi immobili da restaurare e mettere a disposizione dei loro connazionali”.

Insomma, a San Mauro Castelverde si stanno costruendo le basi per un futuro che vuole invertire la tendenza di ciò che sta accadendo nelle aree interne siciliane. “In questi ultimi anni – conclude il sindaco – se si esclude il periodo della pandemia, oltre diecimila persone hanno visitato e navigato nelle Gole di Tiberio, così come hanno volato sulla zip line. Di questi, almeno il 30% è rimasto a dormire e a mangiare. Mi piace evidenziare che in un momento in cui lo spopolamento in montagna ancora non si arresta, a San Mauro i giovani hanno scommesso su questo progetto di sviluppo e sono sorte già dieci nuove attività commerciale e di servizi per ristorazione e sport come equitrakking e quod”.

Il rilancio del territorio, quindi, parte anche dai giovani e, soprattutto, dalle buone idee.

Carmelo Lazzaro Danzuso

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