Sacchitello per alcuni è un luogo social, come Borgo Parrini, per altri un metronomo del lavoro su un filo di Arianna, l’A19, che lega due emisferi, Palermo e Catania
Sacchitello per alcuni è un luogo social, come Borgo Parrini, per altri un metronomo del lavoro su un filo di Arianna, l’A19, che lega due emisferi, Palermo e Catania. Perché non di autostrada si può parlare, ma di una scarrabile di lunghissima sofferenza. Se non si contravviene alle norme di sicurezza, nei rari tratti percorribili, è un viaggio di tre ore scarse per 192 km.
In mezzo a questa Frontiera, dove d’inverno immaginiamo Kevin Kostner che balla coi lupi, nella torrida estate che sfiora i 50° avevamo la certezza di un’oasi. Quest’oasi che i viandanti e i pellegrini del lavoro, gli agenti di commercio e i consulenti aziendali, i camionisti, i cronisti e i predicatori politici bramavano per un caffè che gli salvasse la vita dai colpi di sonno, è chiusa.
Sacchitello il luogo di confine fra arancino e arancina, la mitica zona di sosta carburante e di dispensazione di carissimi bufalini e panini con cotolette di pollo stampate in 3D, è chiusa. In una Sicilia in cui funzionavano poche cose, Sacchitello era una certezza. E questa certezza che viene meno ci fa capire dove siamo. L’olio è fituso e a padella è sfunnata.
La chiusura di Sacchitello pare che sia dovuta a problemi economici del gestore con il suo contratto con l’ANAS. L’ANAS che gestisce 3.000 km di malmesse strade siciliane. Ma soprattutto la chiusura di Sacchitello è il paradigma di come noi siciliani ci adattiamo sempre a tutto senza un sussulto, un moto di protesta, una lettera aperta a chicchessia, al decadimento, al disfacimento, alla regressione.
Ci avvolgiamo nel nulla che abbiamo, in ciò che perdiamo andando via di schiena come Baglioni, per non offendere un fato che ci priva di tutto. Anche di Sacchitello, il luogo delle soste festanti degli studenti in gita a Siracusa per le tragedie. Sacchitello che chiude dovrebbe essere cantata da un coro di Eschilo, tra coefore e Clitennestre vestite di nero. Sacchitello è Nemesi.
Così è se vi pare.