Salina, il sindaco Arabia: "Non solo turismo, ecco su cosa puntiamo"

Santa Marina Salina, il sindaco Arabia: “Non solo turismo, ecco su cosa puntiamo”

Antonino Lo Re

Santa Marina Salina, il sindaco Arabia: “Non solo turismo, ecco su cosa puntiamo”

Lina Bruno  |
martedì 12 Luglio 2022

Santa Marina Salina è uno dei tre comuni in cui si divide una delle isole più suggestive delle Eolie. L'intervista al sindaco Domenico Arabia

Santa Marina Salina è uno dei tre comuni in cui si divide una delle isole più suggestive delle Eolie. Con i suoi 26Kmq  Salina è la seconda per estensione dopo Lipari ed è sempre più alla ricerca di un turismo di qualità e di un consolidamento della sua economia che guarda allo sviluppo di altri comparti. Se lo pone tra gli obiettivi il sindaco Domenico Arabia riconfermato con il 56% dei consensi alla guida dell’amministrazione comunale, dopo un mandato politicamente tormentato.

Domenico Arabia, sindaco di Santa Marina Salina (ME)
Domenico Arabia, sindaco di Santa Marina Salina (ME)

A Santa Marina Salina ha votato l’81% degli aventi diritto, segno che nelle piccole comunità, qui ci sono poco più di mille abitanti, compresi i residenti all’estero, non vi è crisi di partecipazione e resiste la propensione ad essere parte delle scelte che riguardano il territorio dove si vive. “Ci conosciamo tutti, – dice Arabia-  ho parlato con ognuno andando casa per casa…”.

Sindaco che meriti gli riconoscono i suoi concittadini visto che lo hanno scelto per la seconda volta?

“Nei cinque anni passati abbiamo lavorato, abbiamo prodotto opere pubbliche, abbiamo avuto finanziamenti, abbiamo aperto il porto dopo dieci anni di interdizione, quindi questi segnali vengono percepiti in maniera positiva dal cittadino. Durante la pandemia, ricordo che noi abbiamo avuto i primi casi nelle Eolie, sono stato vicino personalmente ad ogni cittadino anche perché eravamo soli, io ed i carabinieri, a gestire una grave criticità, a costringere le persone a casa, a supportarli se avevano bisogno di qualcosa. Una vicinanza che è stata apprezzata”.

Cosa non è riuscito a fare e che adesso si pone come priorità?

“Alcune cose non le ho potute fare non perché non le ho volute, ma perché ad certo punto mi è mancato una parte del Consiglio Comunale. La minoranza infatti si era dimessa in massa e dopo il 2019 sono rimasto con la mia maggioranza e mettere mano a tutti gli strumenti di programmazione del territorio, quindi Piano Regolatore Piano regolatore portuale non me la sono sentita visto che mancava una parte della rappresentanza della comunità. Potevo farlo ma mi sono concentrato su altro, dopo l’estate però ci metteremo al lavoro con tutto il Consiglio, la minoranza ha dato segni di collaborazione e ci sono i presupposti quindi per avere un quinquennio di lavoro proficuo. E’ positivo che l’80%  dei consiglieri sono under 45 giovani intraprendenti, entusiasti e volenterosi così come i quattro quinti della Giunta. A livello nazionale c’è sfiducia nella politica ma a livello locale c’è la voglia di partecipare, specie i giovani vogliono scommettere in prima persona perché capiscono che il territorio è il loro”.

Quali sono le maggiori criticità che dovrà affrontare?

“Sicuramente il nostro punto debole sono le infrastrutture, le aree di parcheggio qui mancano, abbiamo problemi di viabilità, ci sono troppe auto rispetto a quello che il territorio può sostenere anche se abbiamo attivato misure per rendere più sostenibile la mobilità incentivando quindi il green, l’elettrico tutte cose che andranno sviluppate nei prossimi anni”.

Dal punto di vista finanziario Santa Marina Salina è un Comune sano?

“Assolutamente si, è un comune ricco. Riusciamo tranquillamente a non chiedere anticipazioni di cassa, riusciamo a chiudere il bilancio che è sui 4 milioni di euro. Ogni anno riusciamo ad avere un avanzo di amministrazione che poi impegniamo in investimenti: sono circa 600mila euro. Non è poco per un piccolo comune”.

Quanti finanziamenti extrabilancio ha ottenuto negli anni scorsi?

“Sono oltre 6 milioni di euro per opere portuali, scuole, rete idrica, un grande progetto per la fibra ottica. Il porto è stato realizzato, altre opere sono in corso di realizzazione e poi ci sono piccoli interventi che devono ancora partire e riguardano il recupero ambientale, la messa in sicurezza di discariche, le misure per proteggere il bosco comunale dagli incendi. C’è inoltre un autobus finanziato dalla Regione per il nostro trasporto pubblico locale”.

Puntate sostanzialmente sul turismo, ma ci sono altri comparti che vuole comunque rafforzare? 

“Il turismo è la fonte principale di reddito ma andremo ad affrontare dei percorsi di cambiamento del fenomeno turistico e renderlo un po’ più compatibile con quello che è il territorio. A me non interessa avere la massa di persone concentrate nel mese d’agosto ma ampliare al periodo da novembre a marzo, valorizzando anche i percorsi naturalistici; bisogna puntare su altre attività e l’agricoltura è una di queste. Salina è agricola prevalentemente anche se nessuno lo sa e in questi ultimi anni molti ragazzi stanno riscoprendo questa attività, mettendo a coltura uliveti, cappereti, utilizzando i terreni dei nonni  e questo fenomeno va sostenuto puntando sulla protezione dei prodotti tipici del territorio perché stanno scomparendo. Capperi ma anche la malvasia. Abbiamo 13 aziende agricole sull’isola e sono tante, bisogna convincere anche il piccolo agricoltore a fare rete con il suo appezzamento. Anche la pesca va sostenuta, valorizzata anche con la creazione di area marina protetta. Bisogna proteggere un bene che è il mare e trarre allo stesso tempo beneficio; l’area marina  non deve essere vista solo come un vincolo ma  come un’opportunità di crescita economica per tutta l’isola”.

                                                                                                    Lina Bruno

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