In Europa è in corso un “focolaio transfrontaliero prolungato” di Salmonella Strathcona. E le indagini condotte nell’arco di tre anni (2023-2025) hanno costantemente identificato i pomodorini siciliani come probabile fonte di infezione. Per questo è necessario che i consumatori tengano alta la guardia, seguendo corrette pratiche igieniche durante la manipolazione degli alimenti vegetali consumati crudi: lavare accuratamente le mani, sciacquare con attenzione i prodotti freschi ed evitare la contaminazione incrociata tenendo separati gli alimenti crudi da quelli cotti. Lo scrivono, in un report appena pubblicato, Ecdc – l’agenzia Ue dedicata alla prevenzione e al controllo delle malattie infettive – ed Efsa – l’Autorità europea per la sicurezza alimentare – cui, lo scorso settembre, la Commissione europea ha richiesto un aggiornamento della valutazione rapida congiunta dei focolai in corso dal 2023.
Sammartino: “Nessun caso nei pomodorini siciliani”
“Le verifiche condotte dalle autorità sanitarie regionali e nazionali, così come i dati riportati nel recente rapporto congiunto di Ecdc ed Efsa, non hanno rilevato alcun caso di contaminazione sui campioni di pomodoro prelevati in Sicilia. Ma quale salmonella, i pomodorini ciliegini siciliani fanno bene alla salute e sono buoni!”. Lo dichiara l’assessore all’Agricoltura e vice presidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, in merito alla notizia diffusa oggi da alcuni organi di informazione su presunti focolai di salmonella nei prodotti agricoli provenienti dalla Sicilia.
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