Sezioni di salute mentale al carcere Pagliarelli e a Siracusa

Salute mentale in carcere, due nuove sezioni al Pagliarelli e al Cavadonna

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Salute mentale in carcere, due nuove sezioni al Pagliarelli e al Cavadonna

Redazione  |
giovedì 30 Marzo 2023

Riattivato anche l'Osservatorio regionale permanente sulla sanità penitenziaria.

È stato siglato oggi un protocollo d’intesa tra l’Assessorato regionale della Salute e il provveditorato Sicilia dell’Amministrazione penitenziaria che istituisce due nuove sezioni per la tutela della salute mentale nel carcere Pagliarelli di Palermo e in quello di Siracusa.

“Si tratta – dice l’assessore Giovanna Volo – di un’azione doverosa di intensificazione dei servizi sanitari di natura psichiatrica sul territorio regionale. In questo caso, l’obiettivo è quello di conciliare le specifiche esigenze di diagnosi e cura dei detenuti, affetti da gravi patologie psichiatriche, con le modalità gestionali e organizzative tipicamente penitenziarie”.

I nuovi servizi di salute mentale al carcere Pagliarelli e al carcere di Siracusa

Le sezioni previste dal protocollo si aggiungono a quella già presente nella casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto. Per ognuna è previsto il coinvolgimento delle aziende sanitarie territoriali di competenza.

Nelle strutture intramurarie potranno ricevere assistenza sanitaria persone affette da disturbi dello spettro della schizofrenia e da disturbo bipolare. Attraverso attività di tipo sociosanitario, di diagnosi e di cura, integrate con attività proprie della realtà penitenziaria, sarà assicurato il raggiungimento degli obiettivi di salute e di riabilitazione degli assistiti tramite l’adozione di programmi terapeutico-riabilitativi e di inclusione sociale.

“Il nuovo impianto organizzativo – dichiara Cinzia Calandrino, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria – determinerà un’implementazione dei livelli di assistenza sanitaria di carattere psichiatrico all’interno dei vari istituti penitenziari della Regione, al fine di favorire l’accesso dei detenuti a forme di assistenza socio-sanitarie integrate, sia nel contesto penitenziario sia sociale e territoriale”.

Inoltre, con proprio decreto, l’assessore Volo ha riattivato anche l’Osservatorio regionale permanente sulla sanità penitenziaria che ha già ripreso a lavorare dopo l’interruzione causata dalla pandemia di Covid-19 e svolge funzioni di controllo, confronto, verifica e proposta sui servizi sanitari erogati alla popolazione detenuta.

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