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Salva casa, arriva il nuovo decreto in Sicilia: “Meno burocrazia e tempi ridotti”

Salva casa, arriva il nuovo decreto in Sicilia: “Meno burocrazia e tempi ridotti”

Il decreto mira a superare le criticità emerse dopo l’applicazione della Legge Salva Casa, recepita dall’Isola nel 2024.

Meno burocrazia e tempi più rapidi per le procedure nel campo dell’edilizia in Sicilia: è quanto promesso dall’atteso decreto pubblicato dall’Assessorato regionale delle Infrastrutture con lo scopo di superare le criticità emerse con l’applicazione della legge “Salva casa“, recepita sull’Isola nel novembre del 2024.

Il documento introduce importanti semplificazioni per le procedure edilizie. La legge Salva Casa” nazionale prevedeva procedure complicate, soprattutto in tema di tolleranze costruttive in zona sismica: anche per piccolissime difformità negli edifici, ad esempio, servivano pratiche articolate al Genio civile, con tempi lunghi e costi elevati. Gli ordini professionali avevano segnalato le criticità all’Assessorato, che ha prontamente risposto con il decreto n. 44 del primo settembre 2025.

Edilizia, in Sicilia decreto per superare le criticità della legge Salva Casa

“Da oggi regolarizzare un edificio in Sicilia sarà più semplice – dice l’assessore Aricò – Abbiamo snellito le procedure per l’attestazione di idoneità strutturale, eliminando passaggi superflui e accelerando i tempi per professionisti e cittadini. Questo decreto è stato elaborato in stretta collaborazione con gli ordini professionali, per tradurre concretamente sul territorio le opportunità offerte dal decreto Salva casa. Un risultato che dimostra come il dialogo tra istituzioni e professionisti sia fondamentale per individuare soluzioni efficaci e immediatamente operative. Continueremo su questa strada per rendere sempre più semplice operare nel settore edilizio siciliano, garantendo naturalmente tutti i necessari controlli di sicurezza”.

Cosa cambia

Il nuovo decreto regionale ha chiarito, ad esempio, che per difformità molto piccole (entro il 2%) non servirà fare nulla, mentre per quelle più grandi (dal 2% al 5%) basterà depositare un semplice certificato al Genio civile. Inoltre, non sarà sempre necessaria la richiesta di autorizzazione sismica e si proseguirà facendo riferimento agli adempimenti e alla documentazione tecnica previsti dall’articolo 34 del Dpr 380/2001.

LEGGI IL DECRETO DEL DIPARTIMENTO REGIONALE TECNICO