Salvamare, via ai fondi per la bonifica del fiume Dirillo di Acate

Via la plastica dai corsi d’acqua, 95mila euro dalla Regione per la bonifica del fiume Dirillo

Via la plastica dai corsi d’acqua, 95mila euro dalla Regione per la bonifica del fiume Dirillo

Redazione  |
venerdì 16 Maggio 2025

L’Autorità di bacino della Presidenza della Regione ha stipulato una convenzione con il Comune di Acate per svolgere i lavori.

Prende il via la bonifica dalle plastiche nella foce del fiume Dirillo, in territorio di Acate, nel Ragusano. L’Autorità di bacino della Presidenza della Regione, attraverso una convenzione stipulata con l’amministrazione del Comune ibleo, ha stanziato 95mila euro per installare gabbie in grado di intrappolare questi rifiuti che si accumulano lungo lo sbocco del corso d’acqua.

In virtù di questa convenzione, il Comune potrà affidare l’appalto per l’installazione delle strutture a una ditta specializzata, mentre le associazioni ambientaliste del territorio si occuperanno della raccolta delle plastiche. Lo smaltimento, infine, sarà effettuato dalla società partecipata che raccoglie i rifiuti nel territorio ragusano.

Salvamare, via ai fondi per la bonifica del fiume Dirillo di Acate

L’iniziativa è resa possibile dalla legge 60 del 2022, la cosiddetta “Salvamare”, grazie alla quale il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica mette a disposizione della Sicilia, prima Regione d’Italia, circa 860mila euro su base triennale. Questi fondi consentiranno di ripulire i fiumi dalla plastica, prevenendo l’inquinamento dei mari ed evitando così la contaminazione della fauna ittica, con evidenti vantaggi anche per la catena alimentare.

Dopo il lancio dell’iniziativa, avvenuto a Palermo lo scorso settembre, si sono tenute diverse giornate dedicate alla raccolta della plastica nelle foci dei fiumi da parte di numerose associazioni di volontariato e si continuerà anche nei prossimi mesi, collocando queste gabbie per intercettare stabilmente il materiale.

I corsi d’acqua già individuati, le cui foci necessitano di un intervento prioritario per la realizzazione del programma sperimentale triennale voluto dal Ministero, sono il Platani (territorio di Ribera), il Simeto (Catania), l’Ippari (Vittoria), il Dirillo (Acate), l’Irmino (Scicli) e il Belice (Castelvetrano).

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