Pezzi di Pizzo

Salvatore Messina, denaro

La procura bosniaca ha cominciato a fare follow the Money, e secondo quanto riporta l’Ansa, ha arrestato tutti i coinvolti nel Bosniagate dal suo lato. Invece a Palermo, forse per i nomi e gli imbarazzi sociali coinvolti, tutto tace in un silenzio assordante. Sembra che ai cronisti il fantasmagorico Rettore Salvatore Messina risponda prontamente, ma quando gli chiedono dove si trova sostiene che non è rilevante.

Ma dove si trova Totò Messina? Non è che ci diventa latitante, portando appresso il suo “Denaro”, come il suo omonimo Matteo? Perché quello trent’anni fu latitante, nonostante i “titanici” sforzi dei magistrati di casa nostra. Deve essere un caso di nome omen. Intanto in Procura non è stata ascoltata quella miniera di dati ed informazioni che è Giada Lo Porto, la cronista che ha scoperchiato questo vaso di Pandora della falsa istruzione in salsa siculo bosniaca. Che abbiano paura che porti troppi dati, con troppe complicità evidenti? Ci vanno piano, come il treno da Trapani a Siracusa. Forse per le tragedie greche dell’Inda qualcosa sapremo, dopo un mese dallo scoppio della bomba giornalistica.

Maledetti sti giornali, noi eravamo qui ancora a complimentarci tra di noi per l’arresto di Messina Denaro e un altro Messina scappa con il denaro. Chissà dov’è, magari è ancora in via Sciuti, il suo domicilio, dove lo cercava la troupe delle Iene. E forse sta organizzando un’altra Università del Mediterraneo con la Turchia e le Bahamas, magari con i Rettori di Harvard e Oxford. A titolo personale s’intende.

Così è se vi pare