Fatti dall'Italia e dal mondo

Salvini dopo le parole di Ciotti: “Un signore in tonaca ignorante e superficiale”

Il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini ha pronunciato parole dure indirizzate a don Luigi Ciotti, presbitero e attivista, dicendo: “L’affermazione di un signore, oltretutto in tonaca, di una volgarità, ignoranza e di una superficialità senza confini”, questo è successo durante il convegno “L’Italia del Sì”.

Le dure parole del leader della Lega arrivano in quanto don Ciotti ha detto che il Ponte sullo Stretto è un affare che sostanzialmente agevolerà la mafia, letteralmente lo ha definito: “Non unirà due coste ma due cosche”. Il vicepremier non ci sta e non ha digerito la previsione del prete italiano, definendo l’affermazione anche “una mancanza di rispetto verso milioni di italiani”. Dopo le offese lanciate da Salvini hanno espresso la loro solidarietà diverse associazioni come Anpi, Greenpeace e altre.

La nota delle associazioni

Ecco cosa hanno scritto: “Esprimiamo solidarietà e vicinanza a don Luigi Ciotti dopo gli insulti che gli ha rivolto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Estrapolare una frase dal contesto generale nel quale è stata pronunciata può, in talune circostanze, deviare il significato delle cose, fino a legarle a logiche e usi impropri. Dopo aver ricostruito le circostanze per le quali il ministro Salvini ha duramente attaccato il presidente di Libera appellandolo come un ‘signore in tonaca’ che mette insieme ‘cosche e coste’ offendendo milioni di cittadini calabresi e siciliani esprimiamo la nostra piena solidarietà e il ringraziamento a don Luigi Ciotti per l’impegno instancabile che profonde nella lotta alle mafie e per l’affermazione della legalità”.

È quanto affermano in una nota congiunta Anpi, Arci, Acli, Greenpeace, Legambiente e WWF in merito alle affermazioni riportate oggi dalla stampa del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini nei confronti del fondatore e presidente di Libera, don Luigi Ciotti. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti “prima di scagliarsi contro una persona a cui il Paese deve molto, avrebbe fatto bene a informarsi meglio sulle circostanze e il contesto in cui don Luigi ha pronunciato la frase che gli viene contestata. Ad essere ignoranti, volgari e superficiali sono le parole di un ministro della Repubblica che ignorando il disastro delle mobilità nel Mezzogiorno, a partire dai ritardi drammatici della rete ferroviaria in Sicilia e Calabria, oltre all’emergenza climatica che devasta il Paese, rilancia con superficialità il progetto di un fantasmagorico e costosissimo Ponte sullo Stretto, usando toni volgari nei confronti di chi spende la sua vita contro le mafie, molto più concretamente di quanto abbia mai fatto Salvini nella sua carriera politica”, concludono Anpi, Arci, Acli, Greenpeace, Legambiente e WWF.