Samuele Bersani a Catania: "Mai vista così sporca, o non c'è un sindaco..."

Samuele Bersani a Catania: “Mai vista così sporca, o non c’è un sindaco…”

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Samuele Bersani a Catania: “Mai vista così sporca, o non c’è un sindaco…”

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giovedì 21 Aprile 2022

In concerto a Catania, il cantautore Samuele Bersani che viene spesso in città ha detto di non averla mai vista così sporca. E ha aggiunto "o non c'è un sindaco..."

Qualcuno presente tra le fila del teatro per il concerto, racconta, che sembrava proprio non vedesse l’ora di dirlo. Samuele Bersani, durante il concerto di mercoledì 20 aprile al Teatro Metropolitan di Catania ha “bacchettato” la città per la sua sporcizia, dicendolo con tutto l’affetto di qualcuno che ama la città, ci ha sempre trascorso del tempo e ha tanti amici che ci vivono (tra cui Carmen Consoli che era presente al concerto).

Samuele Bersani: “Anche da noi c’è la spazzatura”

Il discorso è partito dal reddito di cittadinanza, dalla questione “i giovani vogliono essere pagati per lavorare” e dall’osservazione che molti ragazzi preferiscono percepire 300 euro in meno rispetto a una paga da lavoratore, standosene a casa. Ed è stato a quel punto Samuele Bersani non ha fatto mancare l’affondo su Catania, dicendo che si potrebbero, ad esempio, coinvolgere i percettori di reddito di cittadinanza proprio nella pulizia e nel decoro della città che non aveva mai visto tanto sporca.

“Vengo sempre molto volentieri a Catania – ha detto il cantautore – , ho pure fatto le vacanze qui. Ma devo dirvelo: non ho mai visto la città così sporca. Ora, o non c’è un sindaco… ”.
E ha aggiunto: “anche nella mia città esiste il problema dei rifiuti, sia chiaro… ma da noi un sindaco c’è… E ora mestamente, torno a cantare”.

Bonaccorsi invita Bersani a Catania: ”Avrà diretta conoscenza dei fatti”

In merito alle dichiarazioni del cantautore Samuele Bersani, il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi ha diffuso la seguente nota:

“Esprimo il mio ringraziamento a Samuele Bersani per l’attenzione mostrata verso la città di Catania, dando finalmente rilievo mediatico alle denunce che da settimane e mesi lanciamo, circa la straordinarietà di una grande città a cui non viene data la possibilità di conferire i rifiuti in discarica.

In verità il Comune e l’Amministrazione sono vittime come tutti i cittadini di Catania e di tanti altri comuni della Sicilia di una situazione paradossale: obiettivo delle legittime rimostranze, ma nei fatti senza alcuna possibilità di incidere sulle decisioni.

Da giovedì scorso stiamo lavorando, senza sosta, con gli organi regionali che autorizzano le discariche per trovare una soluzione che ci faccia uscire da questa nuova emergenza che periodicamente si ripresenta. Anche grazie alla sensibilità finora mostrata dai vertici della Regione, confido che tra pochi giorni la situazione ritorni alla normalità senza i disservizi attuali, di cui soffriamo direttamente e di cui comunque, nonostante non siamo responsabili, ci scusiamo.

Per questo invitiamo lo stesso Bersani a ritornare in città per conoscere più da vicino il problema, disponibili ad accoglierlo a Palazzo degli Elefanti per una diretta presa di coscienza sulla realtà dei fatti, diversi da quelli che forse in modo interessato gli sono stati raccontati. Se è vero che, analogamente a Reggio Calabria, a Catania il sindaco è sospeso è vero anche che, il sottoscritto, opera con gli stessi poteri e le stesse responsabilità del primo cittadino.

In questo spirito, nell’unico interesse dei cittadini di Catania giustamente provati da questa condizione, è giusto e doveroso valutare tre aspetti dell’effettiva condizione da cui siamo partiti e in cui ci ritroviamo nella nostra città:

1) Dopo ben cinque gare andate deserte, una ventina di giorni addietro, finalmente, anche l’ultimo lotto della gara settennale della raccolta porta a porta è stato assegnato e partirà il 15 giugno.

Nel frattempo si registra una continua crescita dei livelli di differenziata che ora sfiora, nei due lotti dove si è avuta la possibilità di iniziare con il “porta a porta”, il 50%.

Ciò a fronte di un misero 7% di raccolta differenziata del giugno 2018 (mese di insediamento della nuova amministrazione)

2) Il sistema delle discariche e più in generale quello della raccolta e smaltimento rifiuti, in Sicilia è integralmente rimesso alla competenza della Regione e delle Società di Regolamentazione Rifiuti (S.R.R.), che si occupano del servizio di gestione integrata dei rifiuti (soggetto giuridico deputato a gestire in via esclusiva il ciclo integrato dei rifiuti nell’ambito territoriale di riferimento).

I Comuni di fatto sono ormai organismi di controllo dell’operato e spesso sono in contrapposizione agli organi deputati alla gestione del sistema: si comprende bene che né il sindaco nel pieno delle sue funzioni, né quello facente funzioni possono intervenire se non sollecitando la Regione e la S.R.R., come stiamo facendo senza risparmio di energie fin dalle primissime avvisaglie di questa nuova emergenza.

3) La narrazione interessata del sindaco che non c’è, e di una città senza guida, utilizzata in questi mesi per coprire le responsabilità di una “mala gestio” che in passato, nel settore dei rifiuti ha avuto il proprio culmine e ciò solo pochi giorni prima del dissesto finanziario del Comune di Catania, decretato dalla Corte dei Conti il 04 maggio 2018.

Una condizione che ha paralizzato la città, di cui ci siamo fatti carico in silenzio, che con tenacia in questi quattro anni abbiamo affrontato, correggendo una rotta che aveva dissanguato le casse dell’Ente. Solo chi non vuole vedere, non può prendere atto che abbiamo rimesso in ordine il sistema delle partecipate, ridotto sensibilmente la spesa, ottenuto risorse a fondo perduto (e non mutui da far pagare alle future generazioni), riportato in equilibrio i conti; ciò perché eravamo credibili nelle proposte, e poi rispettato gli impegni presi. Abbiamo affrontato il periodo della pandemia con dignità, non lesinando aiuti, il tutto tra innumerevoli vincoli tipici di una gestione in risanamento”.

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