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San Giovanni Galermo, “Comitato Ripristino Gas” all’attacco: “Pronti a battaglia legale”

San Giovanni Galermo, “Comitato Ripristino Gas” all’attacco: “Pronti a battaglia legale”
Vigili del fuoco, esplosione a San Giovanni Galermo

Il Comitato “Ripristino Gas” chiede un tavolo tecnico urgente: sollecitati la Prefettura, il Comune e l’ARERA

Un mese di attesa, silenzio e promesse non mantenute. È questa la drammatica realtà che stanno vivendo migliaia di cittadini residenti nei quartieri Trappeto Nord, Trappeto Sud e San Nullo, privati della fornitura di gas a seguito dell’esplosione del 21 gennaio scorso. Una situazione inaccettabile che continua a ledere diritti fondamentali, costringendo famiglie intere a vivere nell’incertezza e nel disagio più assoluto.

Il Comitato “Ripristino Gas”, promosso da AssoURT, Consaambiente, Confeuropa Consumatori, Codacons, Lega Difesa del Cittadino (Ldc) e EC Volontari d’Italia  – rappresentato dal dott. Giampaolo Adonia – denuncia l’inerzia delle istituzioni e chiede risposte immediate.

“A distanza di settimane, molte famiglie sono ancora senza gas, impossibilitate a utilizzare le proprie abitazioni o costrette a vivere in condizioni proibitive, affrontando spese impreviste per scaldarsi, cucinare e lavarsi. Le autorità continuano a tergiversare, senza fornire soluzioni concrete e tempi certi. È una vergogna assoluta che calpesta i diritti dei cittadini, già provati da costi elevati e promesse non mantenute” – dichiara il Comitato.

Invocato tavolo tecnico urgente

Il Comitato ha già sollecitato la Prefettura, il Comune e l’ARERA affinché venga convocato un tavolo tecnico urgente per individuare le cause del disastro, accelerare le operazioni di ripristino e definire le misure di ristoro per i cittadini danneggiati.

“Pretendiamo la sospensione immediata della fatturazione del gas per il periodo di interruzione e un indennizzo adeguato per ogni famiglia” – incalzano i promotori. La richiesta ufficiale è di 500 euro al mese per ogni nucleo familiare, oltre al rimborso di tutte le spese sostenute per fronteggiare l’emergenza: acquisto di stufe, scaldabagni, fornelli elettrici, soggiorni forzati in strutture ricettive e l’aumento delle bollette elettriche.

A portare avanti la battaglia legale per il Comitato “Ripristino Gas” saranno gli avvocati Domenico Fabiano, Laura Ficili e Salvatore Raciti, pronti a chiedere anche risarcimenti per danni patrimoniali e non patrimoniali, inclusi i danni esistenziali subiti dai residenti, costretti a vivere con il terrore che una simile tragedia possa ripetersi.

“Il tempo è scaduto. Se le istituzioni continueranno a rimanere sorde alle richieste dei cittadini, ci vedremo costretti a portare la battaglia nelle aule di tribunale. Non accetteremo più ritardi e silenzi: il ripristino del gas è un diritto, non una concessione” – conclude il Comitato.

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