Dopo una banale lite condominiale a causa del gatto un uomo minaccia la vicina di casa della sorella con la pistola: è accaduto nella serata di ieri tra Camporotondo Etneo e San Pietro Clarenza, in provincia di Catania, dove si è rivelato necessario l’intervento dei carabinieri.
San Pietro Clarenza, la lite per il gatto e le minacce alla vicina
Intorno alle ore 21.30, l’addetto della centrale operativa della compagnia carabinieri di Gravina di Catania ha ricevuto, tramite il 112 , un’accorata richiesta di intervento da parte di uno dei figli di una 45enne residente a Camporotondo Etneo. Il giovane ha riferito che, in seguito a un banale litigio condominiale, lui e i suoi familiari erano stati minacciati con una pistola dal fratello della loro vicina di casa.
La pattuglia della stazione carabinieri di Camporotondo Etneo si è immediatamente attivata, raggiungendo l’abitazione segnalata situata a ridosso del centro cittadino. Giunti sul posto, i militari hanno preso contatti con la donna e i suoi due figli, ancora visibilmente provati dall’accaduto. I tre hanno riferito che la lite era nata dall’ennesima incursione del gatto della vicina all’interno del loro appartamento. Le rimostranze rivolte alla proprietaria dell’animale, una 49enne, avrebbero suscitato la reazione del fratello di quest’ultima, un 44enne residente al piano superiore, che sarebbe sceso brandendo una pistola e avrebbe minacciato la donna e i suoi figli.
I provvedimenti
Tenuto conto della gravità della segnalazione e dell’ipotetica presenza di un uomo armato, i carabinieri hanno proceduto con estrema cautela all’accesso dell’abitazione adiacente, adottando tutte le misure di sicurezza previste per la tutela dei presenti e degli operatori.
All’interno dell’appartamento era presente anche il 44enne indicato come autore delle minacce. I militari gli hanno intimato con decisione di consegnare l’arma, che è stata poi materialmente recuperata grazie all’intervento del cognato dell’uomo. Quest’ultimo, nel tentativo di evitare conseguenze peggiori, era riuscito a disarmarlo poco prima dell’arrivo dei carabinieri.
L’arma, successivamente sequestrata, è risultata essere una riproduzione fedele di una pistola semiautomatica Glock, completa di una cartuccia a salve nel serbatoio, ma priva del tappo rosso, come previsto dalla normativa vigente per distinguere le repliche dalle armi vere.
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