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Sanità, Faraoni: “La nuova rete ospedaliera sarà più efficiente”

Sanità, Faraoni: “La nuova rete ospedaliera sarà più efficiente”
Daniela Faraoni – assessore regionale per la salute – foto di Mauro Seminara

L’assessora alla Salute fa il punto sulla sanità siciliana: “Dal 31 gennaio 2025 abbiamo reso fruibili 308 posti in più”

A fare un quadro sulla situazione attuale della sanità siciliana è l’assessora alla Salute del governo Schifani Daniela Faraoni, che ha parlato in audizione presso la commissione Insularità a Palazzo San Macuto a Roma. “Spesso sono i tempi di ricovero a spingere i pazienti a rivolgersi ad altre regioni: avere uno spazio non occupato da attività che possono essere perfettamente erogate da ospedali di prossimità permette a quelli più grandi di concentrarsi su patologie importanti”.

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Faraoni: “Dal 31 gennaio 2025 abbiamo reso fruibili 308 posti in più”

“Non sono risultati che potremo raccogliere in pochi mesi, – prosegue Daniela Faraoni – ma ci vorrà un lasso temporale più lungo e una rete ospedaliera ancora più efficiente. In cinque anni abbiamo perso 500 mila abitanti e questo ha inciso sul modello che vorremmo realizzare. Al contempo però nel 2019 mancavano all’appello 2.500 posti, previsti e mai attivati: la mia prima azione da assessore alla Salute è stata stressare il sistema per arrivare alla loro attivazione. Rispetto al 31 gennaio 2025 – ribadisce l’assessora abbiamo reso fruibili 308 posti in più, implementando le linee di produzione per attività che altrimenti avrebbero preso il via in altre regioni e mettendo in sicurezza il buon funzionamento dei pronto soccorso: al contempo abbiamo esteso gli spazi. Il prossimo step sarà aggiungere ulteriori posti in reparti strategici”.

“In Sicilia serve un intervento di carattere organizzativo, che abbiamo già fatto con il Pnrr”

“Il dato che riscontriamo sulla mobilità passiva è in linea con i risultati del 2023 e del 2024. Il tema è la forte determinazione nel dare un cambiamento: la forte presenza di siciliani domiciliati ma non residenti al nord vede i servizi soddisfatti dalle altre regioni e poi addebitati alla Sicilia”. Prosegue così l’assessora Daniela Faraoni, durante un’audizione presso la commissione Insularità, a Palazzo San Macuto a Roma.

“Nella nostra isola serve un intervento di carattere organizzativo, che in buona parte abbiamo già fatto con il Pnrr – aggiunge Faraoni, – Molte delle nostre organizzazioni godono di professionisti davvero competenti nell’affrontare le grandi patologie, ma spesso ci si rivolge ancora al nord perché si ritiene di ricevere una risposta più appropriata. La determinazione di lasciare i grandi ospedali ad affrontare in maniera privilegiata le problematiche di cittadini con patologie importanti è il punto di forza della nostra rete ospedaliera: gli ospedali di prossimità e di medie dimensioni li manteniamo a garanzia di una risposta a casi di media e bassa complessità. Negli ospedali di prossimità dovremo collocare una serie di attività che non prevedono nuovi posti letto, ma servizi che i cittadini oggi trovano nei grandi ospedali, che così vengono ingiustamente occupati: mi riferisco soprattutto a prestazioni di carattere oncologico, oculistico, gastroenterologico e cardiologico”.

Faraoni: “CCPM di Taormina un’eccellenza, governo Schifani al lavoro per mantenerlo”

“Oggi in audizione in commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità della Camera, ho  sottolineato come, in base alle disposizioni ministeriali di luglio 2024, per mantenere operativa la struttura del Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo di Taormina possiamo individuarla come struttura semplice connessa alla cardiochirurgia per adulti dell’azienda ospedaliera Papardo di Messina o dell’azienda ospedaliera policlinico di Catania. E’ il modo per tenerla attiva nonostante l’attuale rete ospedaliera, approvata nel 2019, preveda una sola cardiochirurgia pediatrica in tutta la regione, a Palermo. Il governo Schifani sta già lavorando da oltre due anni per il mantenimento della struttura  di Taormina, che considera un’eccellenza, confrontandosi più volte con il ministro della Salute e con quello dell’Economia e finanze.” Lo dichiara l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Daniela Faraoni, in merito a quanto riferito oggi in audizione in collegamento con la commissione riunita a Palazzo San Macuto, a Roma.