Le tre fondatrici di Osmosia sono microbiologhe, parlano siciliano e incarnano l’orgoglio della loro terra.
L’emozione è palpabile negli uffici di Osmosia, che sarà inaugurata ufficialmente venerdì prossimo. La dottoressa Metoldo mi introduce all’argomento “Frutto di 8 anni di collaborazione e preparazione accademica per raggiungere un risultato, la scrittura scientifica, tesa ad avvicinare aziende operanti nel mondo dell’health care a pazienti e medici”.
Osmosia, l’unica azienda di medical writing
“Medical writers per il medical writing” si definiscono le fondatrici, “Obiettivo, rendere comprensibile e precisa la comunicazione medico/scientifica a tutti i livelli ed a tutte le parti in causa”. Le tre cofounders Valeria Metoldo, Taschia Bertuccio e Simona Purrello, microbiologhe con importanti dottorati alle spalle, parlano siciliano e incarnano l’orgoglio della loro terra.
Accolgono nei luminosi locali della sede catanese, fortemente influenzati dal background personale. Chiunque ne varchi la soglia si sente immediatamente a proprio agio, e non si può fare a meno di notare, nell’arredamento raffinato, la funzionalità dovuta al riguardo per la maternità cui nessuna di loro ha voluto rinunciare. La dottoressa Purrello racconta: “Lo staff, composto da una ventina di collaboratori, conta nelle sue file giovani laureati, concentrati nel cogliere le opportunità e svilupparle. In questo modo tutti i soggetti coinvolti diversificano le competenze e creano un prodotto finale ricco di dati preziosi e chiari, che semplificano la complessità scientifica”.
Osmosia: la sfida al Sud
La volontà di realizzare qualcosa di valore per il sud è la prima impressione che si ha incontrando le ideatrici del progetto; le parole ricorrenti sono “appartenenza, competenza e sorellanza”. In effetti, si percepisce il perfetto ingranaggio in sincrono, che sprigiona energia travolgente e lucida serietà. Si tratta dunque di specialiste con anni di studio alle spalle, a lungo all’estero, che “Hanno deciso di uscire dal laboratorio,” proprio “Nerd da laboratorio” è la definizione che usano per descriversi, sorridendo e scambiandosi sguardi complici, “Per esplorare il mondo scientifico da altre angolazioni, e rapportarci con un pubblico affamato di questo tipo di prestazioni professionali; abbiamo scelto di tornare alle radici per rendere un servizio alla comunità che ci ha viste crescere, e per restituire, i valori assorbiti”.
Osmosia, l’azienda declinata al femminile
Con entusiasmo raccontano: “Abbiamo raccolto la sfida e ci siamo messe in gioco, giovani, donne, madri, in una terra avara di gratificazioni, e professioniste del settore, amalgamando nel triangolo che ci vede legate, lavoro appassionato e amicizia profonda”.
Un mix perfetto che bilancia il team e lo rende disinvolto e consapevole, ma decisamente schivo e poco incline ai riflettori: centrato esclusivamente sul lavoro di squadra.
Osmosia: la forza del “capitale umano”
“Osmosia è anche un investimento sul territorio, il capitale umano viene formato gratuitamente, preparato ed istruito con conoscenze per le quali oggi si percepisce un grande vuoto a livello formativo, e del quale si sente l’urgenza”, aggiunge la Dottoressa Metoldo, mentre la terza microbiologa Dottoressa Taschia Bertuccio incalza, “Secondo il progetto dell’Azienda, andare via dalla terra d’origine, tagliare le radici, non è più inevitabile come lo è stato in passato.
Le possibilità vogliamo crearle sul territorio, di modo che i progetti che necessitano di competenze specifiche, quindi facilmente fruibili dal pubblico, vengono sviluppati proiettando attenzione alle tante sfumature dei contenuti.”
L’Azienda vanta collaborazioni prestigiose con la Società Italiana di Microbiologia e con l’Università di Catania, nell’ottica di una futura attivazione di materie specifiche o Master sull’argomento.